Alberto
Tomba non ha dubbi. "Lo sci è per eccellenza sport all'aperto ed
individuale: in più, visto come ci si veste quando si va a
sciare, non "è davvero un problema di mascherine, perché già ora
si usano normalmente protezioni della bocca e del viso. E
sciando neppure c'è un problema di distanziamento". Suona come
un appello alla riapertura degli impianti - tema al centro del
dibattito in ambito covid, con gli operatori del settore che si
oppongono alla chiusura voluta dal governo - quello del più
famoso campione azzurro dello sci, secondo il quale "le piste
dovrebbero dunque essere aperte, anche se ci sono ovviamente
degli accorgimenti da prendere". "Per gli impianti non vedo però
problemi particolari: dove c'è un seggiovia a due o tre posti si
va da soli, se "è da cinque si va in tre. E si possono benissimo
diminuire e segnare anche i posti sulle cabinovie: non c'è
dunque problema a mantenere il distanziamento sugli impianti",
aggiunge Tomba dalla casa di famiglia di Castel de britti. "Il
problema è, semmai quello dell'opres ski e dei rifugi dove si va
a bere e mangiare qualcosa dopo una sciata - spiega poi il
bolognese - ma anche in questo caso, come avviene nei
ristoranti, si può limitare gli accessi, con mascherina e
distanziamento obbligatori".
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