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In evidenza
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Weah e Yildiz regalano un altro
derby alla Juve: i bianconeri tornano ad esultare allo Stadium
dopo tre pareggi nelle precedenti quattro gare interne, il
Torino prosegue nel suo periodo nero e arriva a sette sconfitte
nelle ultime otto partite. E, soprattutto, il presidente Cairo
perde un'altra stracittadina, con il bilancio che è salito a 24
"batoste" in 31 sfide con la Juve. Thiago Motta lancia Perin in
porta e ripropone Savona come terzino destro, mentre i
trequartisti alle spalle di Vlahovic sono Weah, Koopmeiners e
Yildiz. Con Locatelli c'è Thuram, in difesa gioca la coppia
formata da Gatti e Kalulu. Vanoli non recupera nemmeno Adams e
sceglie il 3-5-1-1 con Vlasic a supporto dell'unica punta
Sanabria. Walukiewicz e Masina sono i braccetti ai lati di Coco,
Ilic torna titolare con Linetty e Ricci e Pedersen si conquista
una maglia da titolare con Lazaro a sinistra. Il derby della
Mole si è scaldato fin dalla notte tra venerdì e sabato, quando
si sono verificati violenti scontri tra tifoserie: intorno
all'1, nella zona della Gran Madre, un centinaio di ultras si è
dato appuntamento nel cuore della movida torinese e si è
affrontato con bastoni e cinghie. La polizia ha identificato una
decina di presenti e ha effettuato un arresto, le indagini
proseguono. Allo Stadium, la Juve parte forte e con un paio di
folate di Thuram e Yildiz, il Tora alza le barricate e spazza
via i palloni. Sul lato destra della difesa, però, è una
sofferenza per i granata, e il vantaggio bianconero arriva al
18': Cambiaso trova una prateria tra Walukiewicz e Ricci e
arriva fino da Milinkovic-Savic, il portiere riesce a deviare ma
sul secondo palo c'è tutto solo Weah che deve soltanto spingere
dentro. La squadra di Vanoli non riesce a reagire, Vlasic e
Sanabria sono troppo isolati e hanno pochissimi palloni
giocabili, così Perin vive un primo tempo in totale
tranquillità. In area Toro, invece, la Juve arriva spesso e
volentieri, con Koopmeiners che inizia una sorta di tiro al
bersaglio ma becca prima Coco e poi Masina. Nel finale, poi, c'è
qualche scintilla tra Milinkovic-Savic e Gatti, con l'arbitro
Sozza che riporta la calma senza cartellini. Vanoli decide di
iniziare la ripresa con Gineitis al posto di Ilic, Thiago Motta
invece conferma l'undici di partenza. I granata iniziano con un
atteggiamento più aggressivo e conquistano subito due angoli,
senza però pungere dalle parti di Perin. Al 64' il Toro perde
anche Ricci, il centrocampista lascia il posto a Njie ed entra
anche Vojvoda per Walukiewicz. Il raddoppio di Weah è annullato
da Sozza per un controllo di mano dell'americano, la prima mossa
di Thiago Motta arriva a 18' dalla fine e toglie Vlahovic per
Conceicao. Il portoghese entra benissimo in partita, con il
mancino regala subito magie: per questione di centimetri non
trova l'incrocio, poi pennella sulla testa di Yildiz il pallone
del 2-0. Il turco esulta con la sua "linguaccia" e dedica il gol
al suo idolo Del Piero, che proprio nel giorno del derby spegne
50 candeline. La stracittadina è sempre colorata di bianconero,
ora la Juve aspetta il big-match tra Inter e Napoli dopo aver
agganciato i nerazzurri ed essersi portata a un punto dal
Napoli. Per il Toro, invece, prosegue la maledizione nei derby:
dal settore ospiti continua la contestazione al patron Cairo
presente allo Stadium, mentre il margine sulla zona
retrocessione si è assottigliato a cinque lunghezze.
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