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In evidenza
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Emery non avrebbe buttato via un
pareggio, Thiago Motta era in emergenza assoluta: tra Aston
Villa e Juventus si chiude sullo 0-0. E, al 94', ecco il brivido
per i bianconeri, con il gol di Rogers annullato per fallo su Di
Gregorio. In chiave qualificazione va meglio agli inglesi che
alla Juve, dal momento che tra le due squadre c'erano e
rimangono due lunghezze di distanza, ma i giochi sono tutti
aperti. Per Motta è il secondo 0-0 di fila dopo quello di San
Siro: la fase difensiva funziona, su quella offensiva bisogna
ancora lavorare anche se pesa l'assenza di Vlahovic. Non ci sono
sorprese nell'undici scelto dal tecnico bianconero, anche perché
all'allenatore sono rimasti appena 14 giocatori di movimento:
Weah fa il riferimento offensivo con il terzetto
Conceicao-Koopmeiners-Yildiz sulla trequarti, la coppia di
mediani è formata da Thuram e da capitan Locatelli e in difesa
giocano Kalulu e Gatti tra Savona e Cambiaso. Emery ha molte più
scelte anche se deve fare i conti con una crisi di risultati,
dal momento che il suo Aston Villa è reduce da sei partite di
fila senza successi. La squadra è schierata praticamente a
specchio con la Juve, con Watkins che cerca spazio nella difesa
bianconera. E proprio questi due 4-2-3-1 a confronto trasformano
la sfida in una partita a scacchi, con grande attesa da parte
dei 22 in campo che si preoccupano più a non scoprirsi che ad
attaccare. La Juve si affida alle sgroppate di Conceicao mentre
Koopmeiners non si vede, gli inglesi rispondono con una girata
di testa di Pau Torres che non inquadra lo specchio. I tifosi
dei Villans "litigano" a distanza con Gil Manzano che ammonisce
Tielemans, Bailey e Torres, ed esultano quasi come se fosse gol
al cartellino giallo sventolato a Kalulu. Poi, nel finale, tre
occasioni in rapida successione: Di Gregorio è reattivo sul tiro
improvviso di Watkins e Gatti si immola sulla botta dalla
distanza di Cash, sul ribaltamento di fronte Weah non inquadra
lo specchio. Nel minuto di recupero, invece, Digne pizzica la
traversa su calcio di punizione dal limite. Ad inizio ripresa si
alzano i ritmi e si aprono spazi, la Juve va a pochi centimetri
dal vantaggio: Koopmeiners calcia un corner, sul secondo palo
c'è Conceicao tutto solo che di testa va a botta sicura e
Martinez riesce miracolosamente a tirar fuori il pallone dalla
porta. Savona si ferma per qualche noia muscolare e lascia il
posto a Danilo, con il brasiliano che si prende la fascia da
capitano da Locatelli. L'Aston Villa risponde con un tiro
ravvicinato di McGinn respinto da Locatelli, le prime mosse di
Emery sono Duran e Barkley a 12 minuti dalla fine. Thiago Motta
prova a giocarsi i jolly Mbangula e Fagioli al posto di Yildiz e
Thuram, l'ultimo brivido è in area bianconera: al 94',
sull'ultimo pallone, Rogers fa esplodere il Villa Park, ma
l'arbitro annulla per una carica di Diego Carlos su Di Gregorio.
Per la Juve è la terza gara consecutiva in Champions senza
vittorie, ma per la qualificazione è ancora tutto aperto: c'è un
margine di quattro punti sulla zona eliminazione, mentre gli
ottavi di finale sono a due lunghezze. E il prossimo
appuntamento sarà allo Stadium il prossimo 11 dicembre con un
City in crisi.
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