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In evidenza
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Un lampo di Reijnders su giocata
geniale di Fofana illumina il Bentegodi e consente al Milan di
vincere una partita sofferta. Il Verona lotta sino alla fine ma
con mestiere e astuzia i rossoneri conquistano i tre punti che
consentono alla squadra di Fonseca di fare un passettino in
avanti anche se, sul piano del gioco la squadra rossonera è
stata protagonista dell'ennesima prestazione sottotono ed anche
a Verona è stata contesta dai tifosi accorsi al Bentegodi.
Ancora una volta Fonseca manda in panchina Theo Hernandez,
un'esclusione che non può non far rumore. Sono otto le assenze
in casa rossonera, l'ultima cronologicamente parlando è quella
di Morata. Zanetti sceglie Kastanos per sostituire l'infortunato
Harroui, per il resto stessi effettivi scesi in campo al Tardini
di Parma. Primo tempo soporifero. Il piano tattico del Verona è
evidente. I gialloblù fanno grande densità in mezzo al campo con
Suslov e Kastanos che si piazzano a dar man forte al centrocampo
e schermano le linee di passaggio. Il Milan fa un possesso palla
lento, gioca soprattutto sugli esterni ma manca di accelerazioni
importanti. In casa rossonera piove sul bagnato perché dopo
mezz'ora alza bandiera bianca Leao per un problema di natura
muscolare e Fonseca inserisce Hernandez. Il Milan ha poche
soluzioni, l'unica è la conclusione dalla distanza, la più
pericolosa quella dell'ex Terracciano con Montipò che smanaccia
sopra la traversa. In avvio di ripresa è Zanetti a mettere mano
al suo undici ma sono due cambi di natura tecnica non tattica.
Perché Daniliuc prende il posto di Dawidowicz su cui grava
un'ammonizione e Livramento quello di un evanescente Sarr. Ma
già in avvio è un Milan di altra pasta. La squadra di Fonseca
alza i giri del motore anche se il Verona sembra reggere. È
un'idea geniale di Fofana a scardinare la difesa gialloblù che
prende una brutta imbucata centrale. Bello il suggerimento per
Reijnders che batte tutto solo davanti a Montipò e lo trafigge.
Zanetti allora cambia tatticamente, dentro Serdar per Kastanos e
Verona che si schiera con il 3-5-2. Ma è il Milan ad andare
vicino al raddoppio. Maligno il sinistro dell'intraprendente
Jimenez, bravo Montipò nella respinta a terra. Nel finale
Zanetti getta nella mischia anche Tengstedt dando un assetto
molto offensivo all'Hellas ma stringendo i denti il Milan
festeggia il ritorno alla vittoria.
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