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Un corridoio essenziale e spoglio, su un percorso unico al mondo, e con viste mozzafiato da finestre e oblò: dopo un'attesa durata otto anni riapre al pubblico domani il Corridoio Vasariano degli Uffizi, chiuso dal 2016 per interventi di adeguamento alle norme sulla sicurezza.
Lungo 750 metri, il passaggio collega la Galleria degli Uffizi al giardino di Boboli, nel complesso di Palazzo Pitti, attraversando l'Arno sopra le botteghe di Ponte Vecchio. I lavori, per circa 10 milioni di euro, sono partiti nel 2022 e sono terminati nelle scorse settimane. Vi si potrà accedere, con quantità di visitatori contingentate per motivi di sicurezza, con un supplemento al normale biglietto degli Uffizi.
Il Corridoio fu progettato da Giorgio Vasari per consentire ai Granduchi di muoversi in sicurezza dalla loro residenza privata di Palazzo Pitti alla sede del governo in Palazzo Vecchio, e fu realizzato per iniziativa del Duca Cosimo I de' Medici nel 1565 in occasione del matrimonio del figlio Francesco con Giovanna d'Austria.
Nel tempo, una volta divenuto spazio museale, ha conosciuto diversi allestimenti, fra cui quello, celebre, degli autoritratti: ma per il momento, con gli ultimi lavori, il Corridoio si pone come un semplice 'tunnel aereo', e non ospita opere d'arte del patrimonio delle Gallerie degli Uffizi. "Questa nudità rinascimentale - ha spiegato Simone Verde, direttore delle Gallerie degli Uffizi - ha una sua potenza molto particolare, che abbiamo scoperto noi stessi nell'ultima fase dei restauri, e credo sia un'opportunità scoprirlo vuoto per una prima fase, così come lo conobbero e lo attraversarono i primi Medici. Poi ovviamente seguirà un progetto di allestimento al quale stiamo lavorando e che vi presenteremo a tempo debito".
La riapertura "restituisce a Firenze e all'Italia un capolavoro nel capolavoro", ha affermato Alessandro Giuli, ministro della Cultura, che ha inviato un messaggio all'evento di presentazione della riapertura, oggi a Firenze. Giuli si è detto "sicuro che la riapertura del Corridoio Vasariano sarà accolta con fervore da cittadini e turisti, e darà nuovo slancio alle attività culturali ed espositive, ai programmi e ai servizi destinati ai visitatori che ogni giorno vogliono ammirare i tesori artistici di Firenze". Dal canto loro, la sindaca Sara Funaro e il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani hanno espresso grande soddisfazione per la riapertura.
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