Risultati di uno studio dell'Osservatorio nazionale sull'amianto (Ona) sulle patologie asbesto correlate mostrano il triplo dei casi di mesotelioma tra gli abitanti di Rosignano Solvay: nel decennio che va dal 2001 al 2010 sono stati censiti 24 decessi (sei femmine e 18 maschi) rispetto agli otto attesi (due femmine e sei maschi).
L’Ona renderà pubblici tutti i dati che riguardano l’incidenza dell’amianto tra i cittadini di Rosignano Solvay nel corso di un conferenza stampa che si terrà il 22 gennaio alle 16:30 presso la Sala Vigili in Piazza del Mercato, e che sono stati già oggetto di un ricorso alla Corte europea per i diritti dell’uomo.
"L’Ona - afferma il presidente della onlus, l'avvocato Ezio Bonanni - ha già da tempo chiesto l’adozione di presidi di prevenzione primaria (evitare ogni forma di esposizione), secondaria (attivare dei controlli sanitari nei lavoratori e cittadini esposti per la diagnosi precoce) e terziaria (puntuale costituzione di rendita Inail, prepensionamento e risarcimento dei danni). Tutte le richieste Ona formulate alle autorità non hanno ottenuto riscontro. Conseguentemente l’associazione ha già formalizzato il ricorso alla Corte europea per chiedere la condanna della Repubblica italiana per la mancata adozione di concrete misure per limitare l’incidenza epidemiologica delle patologie asbesto correlate in Rosignano e in tutto il comprensorio. L’Ona insiste affinché in ambito comunitario si sanzioni l'Italia anche per l’operato della Regione Toscana e del Comune di Rosignano.
L’azione è finalizzata anche ad obbligare lo Stato all’adozione di strumenti legislativi e tecnico normativi per preservare il territorio del comune di Rosignano e delle zone limitrofe rispetto al rischio amianto e degli altri agenti patogeni e cancerogeni. Rosignano è ai primi posti in Italia per i casi di mesotelioma in rapporto alla popolazione, e il trend è tale anche per le altre patologie tumorali".
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