E' operativo presso il Centro di
Risonanze Magnetiche (Cerm) dell'università di Firenze, e pronto
per essere impiegato a sostegno della ricerca più avanzata, il
primo spettrometro Nmr a 1.2 GHz: secondo quanto afferma
l'Università, si tratta "dello strumento di risonanza magnetica
nucleare più potente che esista". Lo strumento apre nuove
prospettive per la ricerca, specialmente applicata a sistemi
biologici e cellulari, e per la comprensione dei processi
funzionali alla base della vita. "Proprio ora - annunciano Lucia
Banci e Claudio Luchinat del Cerm - stiamo lavorando su proteine
del Sars-CoV-2 e sullo screening di potenziali farmaci contro il
virus. Presto registreremo allo spettrometro 1.2 GHz Nmr spettri
di proteine del virus". Lo spettrometro costato 16,5 milioni è
stato acquisito con fondi del Miur, della Regione, di progetti
europei e con contributo di Fondazione CrFirenze.
L'installazione è proseguita nella sede di Sesto Fiorentino in
periodo di emergenza sanitaria nel rispetto della sicurezza.
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