Sono tornati a splendere, grazie a un complesso intervento di restauro, i mosaici trecenteschi sulle pareti interne del Battistero di Firenze con figure di profeti, vescovi e cherubini: appena conclusi i lavori su quattro degli otto lati e l'obiettivo è di finire tutto l'intervento entro l'anno 2021.
Dal 25 gennaio, spiega l'Opera di Santa Maria del Fiore, inizierà lo smontaggio dei ponteggi sui lati restaurati che saranno subito rimontati sulle altre pareti. Durante i lavori sono emerse alcune novità come l'impiego di una tecnica musiva che è un unicum tra quelle conosciute a oggi, la presenza di una cera pigmentata sul verde di Prato, utilizzata per coprire il bianco del calcare formatosi a causa delle infiltrazioni di acqua dalla copertura; e le tracce di foglia d'oro su uno dei capitelli dei matronei, che potrebbe essere la prova che in origine fossero tutti dorati. In occasione del restauro effettuato anche un intervento di pulitura sul monumento funebre dell'antipapa Giovanni XXIII, opera di Donatello e Michelozzo.
"Abbiamo avviato un grande cantiere di restauro dei paramenti interni - spiega Samuele Caciagli responsabile dell'area tecnica dell'Opera - costituiti da oltre 1100 mq di superfici marmoree, 200 mq di decorazioni a mosaico, oltre 100 mq di dorature trattate in relazione ai diversi gradi di complessità anche mediante l'applicazione di metodologie di restauro specificatamente studiate".
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