All'alba a Castelfranco di Sotto (Pisa), la polizia di Stato ha dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 50enne fiorentino, presunto autore dell'omicidio e della soppressione del cadavere di Novak Khrystyna, la 29enne di nazionalità Ucraina di cui era stata denunciata la scomparsa il 9 novembre 2020. L'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal gip di Pisa nei confronti di Francesco Lupino. L'indagine ha collezionato gravi indizi di reato nei confronti dell'arrestato, vicino di casa della ragazza, socio negli affari criminali del compagno della vittima, lo spagnolo Airam Negrim Gonzales. La vicenda che porterà al tragico epilogo dell'uccisione della giovane, parte dal momento dell'arresto del compagno spagnolo, imprenditore locale nel settore dei pellami. Francesco Lupino, il tatuatore 50enne che, secondo le indagini, avrebbe ucciso l'ucraina scomparsa da Pisa, Krystina Novak, e occultato il cadavere, avrebbe compiuto il delitto tra la sera dell'1 e la notte del 2 novembre 2020 usando una pistola di cui ne è stata dimostrata la detenzione. L'omicidio sarebbe avvenuto nella villa del fidanzato della ragazza, lo spagnolo Airam Negrim Gonzalez, assente perché intanto era stato arrestato su 'soffiata' dello stesso Lupino con il quale era in rapporti di affari criminali legati alla droga. Lupino, dopo averle sparato, avrebbe poi occultato il cadavere della ragazza e tentato di cancellare le tracce tra la sera del 2 e quella successiva del 3 e, per attuare un depistaggio, avrebbe ultimato il suo piano simulando l'allontanamento volontario della Novak utilizzando il cellulare della stessa per sviare le indagini. Il telefono è stato riacceso la mattina del 3 novembre, 25 ore dopo la scomparsa della donna e ha agganciato celle di vari luoghi del Pisano, fino poi a rispegnersi definitivamente. Inoltre, un cliente del negozio di tatuaggi ha detto alla polizia di aver visto Lupino portare via sacchi neri dalla sua casa all'auto, la mattina del 3 novembre e tornare circa due ore dopo. Sempre secondo le indagini della polizia, Lupino, nutriva un "elevato rancore" per il fidanzato di lei Airam Negrim Gonzalez e verso Krystyna, nuova compagna del Gonzales dall'agosto del 2020. Krystyna era a conoscenza dei traffici illeciti tra il compagno e Lupino, e, ricostruisce sempre la polizia, aveva convinto Gonzalez ad uscire dai traffici di stupefacenti. Alcuni giorni prima c'era stato un alterco fra i due uomini determinato dalla volontà del Gonzalez, su richiesta della Novak, di tirarsi fuori dal giro di affari di droga in cui era stato coinvolto da Lupino, sia per esaudire il desiderio della compagna, sia perché lo spagnolo si era reso conto che Lupino sottraeva di nascosto somme di denaro dai comuni incassi illeciti. Lo stesso spagnolo ha - in stato di detenzione - contribuito alle indagini della polizia da subito; interrogato più volte in carcere, ha sempre fornito informazioni coerenti e riscontrate. Ha accompagnato gli investigatori nei sopralluoghi dell'abitazione. Nella villa la polizia scientifica ha rilevato cancellazioni di sangue dalle pareti di un corridoio di ingresso dalla porta posteriore. Tracce di sangue anche sotto lo stipite della stessa porta e più punti del corridoio. Trovate tracce biologiche riconducibili al Dna di Krystyna Novak, nei punti in cui ci sono i tentativi di cancellazioni del sangue. Sempre in quel punto del corridoio grazie a Gonzales, è stata rilevata l'assenza di uno zerbino ed è stata trovata una scalfittura nel muro con un frammento metallico in lega di piombo, rame e zinco, compatibile con l'impatto di un proiettile sulla parete e con lo stesso materiale dell'ogiva estratta dalla carcassa di un cane che - come ha testimoniato la precedente fidanzata di Gonzales - nel luglio 2020 fu ucciso nel giardino da Lupino con una pistola marca Tanfoglio, a canna oscillante. In un sopralluogo è stato dissotterrato il cane: nella carcassa è stata rinvenuta l'ogiva sparata e poi messa a comparazione scientifica. Sempre la polizia ricostruisce che Lupino, oltre ad essere il vicino di casa, era anche affittuario del Gonzalez e proprio nell'ambito di quel litigio, il Gonzalez avrebbe intimato il rilascio dell'immobile. Dai racconti emerge che per reazione Lupino stesso avrebbe minacciato lo spagnolo con una pistola semiautomatica marca Tanfoglio, illegalmente detenuta. Ci fu uno sviluppo ulteriore dopo quell'alterco: per chiudere il rapporto criminale e far rientrare dall'investimento iniziale Gonzalez, Lupino quel giorno avrebbe consegnato a Gonzalez proprio la droga e le due pistole, che poi sarebbero state trovate nell'ambito della perquisizione e del conseguente arresto dello spagnolo la sera del 31 ottobre 2020 in seguito alla sua 'soffiata' alla polizia di Pontedera che, su segnalazione dello stesso, coglie iGonzalez al suo rientro da una gita con la Novak e lo sottopone a perquisizione, trovandolo in possesso di due pistole e di stupefacente. La sera del 31 ottobre 2020 Krythina Novak, fa rientro dal commissariato a seguito dell'arresto e viene lasciata presso l'abitazione intorno alle 22.30. L'1 novembre la ragazza ha comunicato normalmente con familiari e amici, telefonicamente con Whatsapp. La mattina Lupino va al citofono della villa di Gonzales, che è arrestato al commissariato, e chiede a Krystyna se avesse bisogno di qualcosa, lei rifiuta e poi, data l'insistenza dell'uomo, la Novak avrebbe fatto un gesto per mandarlo "a quel paese": una vicina parla di nervosismo di Lupino. Il pomeriggio la ragazza fa altre telefonate, l'ultima alle 22.30, poi non si sa più niente di lei.
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