"Siamo molto soddisfatti
dell'assoluzione perché il fatto non sussiste. E' la soluzione
auspicata, da tempo avevamo chiesto l'archiviazione. De
Benedetto non ha mai fatto uso di sostanze stupefacenti": così
dopo la sentenza del tribunale di Arezzo uno dei difensori,
avvocato Lorenzo Simonetti, spiega la sentenza di assoluzione
per Walter De Benedetto, 48 anni, malato di artrite reumatoide e
imputato in un processo perché in giardino coltivava cannabis
che lui ha sempre sostenuto di usare a scopo terapeutico. "Solo
per questo la adoprava - spiega ancora il legale - per il dolore
che l'artrite reumatoide di cui soffre gli provocava. Le dosi
fornite dalla Asl non bastavano alla sua cura".
"Sono soddisfatto, non solo per me ma anche per tutti coloro
che vivono nelle mie stesse difficoltà proprio perché è stato
affermato il principio del diritto di cura con la cannabis a
solo scopo terapeutico. Ringrazio chi mi ha sostenuto e la
mobilitazione che si è creata intorno a me. Da questa sentenza
possiamo partire per portare avanti la nostra lotta", ha detto
lo stesso Walter De Benedetto, dopo aver saputo
dell'assoluzione. Stamani non era in aula perché ieri sera non è
stato bene ma, raggiunto al telefono, ha commentato la sentenza.
"Mi sento molto sollevato dalla decisione del tribunale", ha
anche detto. A pesare sull'orientamento assolutorio della
sentenza proprio il fatto, come ha sottolineato il suo legale,
che De Benedetto, non ha mai fatto uso di droga e ha usato
cannabis solo per usi esclusivamente terapeutici.
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