Torna all'antico splendore la
Cappella del Cardinale di Portogallo, nella Basilica di San
Miniato al Monte, a Firenze. Si tratta di una delle cappelle
rinascimentali più importanti di Firenze, realizzata a metà del
'400 per volontà testamentaria del cardinale Giacomo di
Lusitania, proveniente dalla famiglia reale del Portogallo,
morto poi a Firenze nel 1459. Il restauro è stato possibile
grazie al contributo della Fondazione Friends of Florence. I
lavori sono stati curati da Maria Maugeri.
La cappella è un'opera composita, decorata finemente da
pitture murali, elementi in pietra serena, marmi, opere in
terracotta invetriata, dipinti su tavola, manufatti in bronzo.
Per questo è stato coinvolto un gruppo di restauratori, ciascuno
specializzato in uno dei materiali presenti all'interno del
bene. Per quanto riguarda le pitture murali, è stato spiegato,
il principale fenomeno di degrado era costituito da un attacco
biologico, costituito da funghi e batteri: il problema è stato
risolto analizzando le specie in laboratorio e scegliendo il
quantitativo di principio attivo da impiegare sulle superfici.
Per le tavole dipinte le superfici erano inscurite per cui si è
reso necessario un intervento mentre sui materiali lapidei è
stato fatto un lavoro di pulitura e riordino estetico delle
superfici lapidee. Il restauro ha coinvolto anche le terrecotte
invetriate (in particolare sull'intera superficie della volta),
il cancelletto e le vetrate.
"Con la presentazione della Cappella del Cardinale di
Portogallo si rinforza il nostro impegno per l'immenso
patrimonio della basilica", ha sottolineato il presidente di
Friends of Florence Simonetta Brandolini d'Adda.
Il soprintendente di Firenze Andrea Pessina ha definito
l'intervento "straordinario e corale per la molteplicità delle
professionalità coinvolte". In questo modo, ha concluso padre
Bernardo Gianni, Abate di San Miniato al Monte, si è "restituito
all'originario splendore uno dei momenti più alti nell'arte e
nell'architettura del rinascimento".
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