L'Italia si appresta ad accendere
i riflettori sul G20 dell'Agricoltura, mentre sullo sfondo
restano le polemiche sul rischio di Italian sounding per la
questione Prosek e sulle etichettature nutrizionali. Il vertice
si svolge a Firenze il 17 e 18 settembre, oggi anticipato da una
serie di appuntamenti alla presenza del ministro delle Politiche
agricole Stefano Patuanelli e del commissario europeo
all'agricoltura Janusz Wojciechowski e dall'Open Forum
sull'Agricoltura sostenibile.
"Garantire cibo - aveva anticipato qualche giorno fa il
ministro Patuanelli - è il primo elemento del ragionamento che
dovremo fare insieme ai ministri del G20". La Ministeriale
Agricoltura vedrà i ministri del settore dei Paesi membri
confrontarsi con i vertici delle principali organizzazioni
internazionali attive in materia alimentare, tra cui Fao, Ocse,
World bank, Omc, Wfp, Oms, Ilo, Cgiar e Ifad, su cinque pilastri
individuati dalla presidenza italiana del G20. Tuttavia il
vertice approda in Italia proprio nel momento in cui infuriano
le polemiche contro la piaga dell'italian sounding. E' dei
giorni scorsi la scelta della Commissione europea di dare il suo
assenso alla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale Ue della
domanda di registrazione della 'menzione tradizionale' del vino
croato, Prosek. Una scelta che ha scatenato non poche critiche
da parte del nostro Paese e la ferma opposizione di Patuanelli.
Oggi Wojciechowski ha sottolineato che "la Commissione europea
ha svolto molte analisi giuridiche dalle quali è emerso che non
ci sono motivi per rifiutare la richiesta croata, perché il
Prosecco e il Prosek sono stati riconosciuti come prodotti
differenti. Tuttavia oggi ho ascoltato molte considerazioni da
parte dell'Italia, del ministro Patuanelli e delle Regioni. La
questione del Prosecco è molto specifica e seria. Considererò in
modo molto serio le obiezioni dell'Italia, e su questo aspetto
non c'è ancora la parola fine".
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