Una selezione di 57 opere, tra
pitture, sculture, stampe, incisioni e fotografie che, dalle
correnti naturaliste agli influssi europei del Simbolismo,
rappresentano un viaggio nelle immagini che la Divina Commedia
era in grado di offrire al mondo dell'arte: è quanto propone 'La
mirabile visione. Dante e la Commedia nell'immaginario
simbolista", la rassegna in programma al museo nazionale del
Bargello a Firenze nei 700 anni dalla morte del Sommo poeta.
La mostra, a cura di Carlo Sisi e Ilaria Ciseri, aperta dal
23 settembre al 9 gennaio 2022, si propone di indagare la
percezione della figura di Dante e della Divina Commedia nel
contesto artistico e letterario tra Otto e Novecento. La mostra,
è stato spiegato, è concepita come una narrazione tematica e
interdisciplinare, all'interno della quale le opere formano una
sequenza che collega fra loro dipinti, sculture e rimandi
concettuali e letterari impliciti nella vicenda biografica e
poetica di Dante. Esposte al Bargello 57 opere provenienti da
musei, biblioteche e istituti di cultura internazionali (tra cui
il Musée d'Orsay, il Museo del Prado, la Pinacoteca di Brera, le
Gallerie degli Uffizi e il Museo Etrusco di Villa Giulia) oltre
che da alcune collezioni private. Tra le opere in mostra
capolavori di artisti come Giovanni Dupré, Amos Cassioli,
Gustave Doré, Auguste Rodin, Jean-Baptiste Carpeaux,
Emile-Antoine Bourdelle.
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