Non chiamateli semplicemente
cappelli, semmai piccole opere d'arte. Da Borsalino, il creative
curator Giacomo Santucci, nominato dalla nuova proprietà (Haeres
Equita), coinvolge nientemeno che il movimento informale di
Alberto Burri, lo spazialismo di Lucio Fontana e l'arte povera
del pittore e scultore greco Jannis Kounellis.
La collezione autunno/inverno 2022/23, in mostra oggi a Pitti
Uomo 101, è un viaggio attraverso riflessioni artistiche, gli
anni Settanta e il periodo fra le due guerre. Più sofisticata
che mai, la collezione include modelli che, come tele grezze,
vengono 'dipinti' con nuove storie. Ecco quindi i modelli
d'archivio anni Settanta incontrare il découpage, l'effetto
maltinto, le cuciture punto selleria e i fori 'spazialisti'. Si
superano i limiti e si aprono nuove dimensioni, esaltando la
maestria degli artigiani Borsalino. Ci sono inediti nastri in
grosgrain, patch e tracolle-gioiello che esaltano le iconiche
forme d'archivio, più una novità: il mondo animalier si
arricchisce di un nuovo motivo che si preannuncia un bestseller,
la 'tigre reale' in feltro a pelo lungo. La tiara diventa
elemento grafico e viene proposta nell'inedita versione in
bambù. Debutta anche il feltro di lana rigata, con lettering a
contrasto.
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