Il Museo nazionale del Bargello
celebra Dante Alighieri: in occasione del Dantedì, che ricorre
il 25 marzo il museo invita il pubblico alla riscoperta del più
antico ritratto del Sommo poeta - affrescato da Giotto tra le
schiere degli eletti del Paradiso, all'interno della Cappella
del podestà - donando ad ognuno dei visitatori la brochure in
italiano o in inglese de 'La mirabile visione. Dante e la
Commedia nell'immaginario simbolista', curata da Carlo Sisi e
Ilaria Ciseri, ultima delle due mostre dedicate a Dante dal
Museo Nazionale del Bargello nel 2021.
Il Bargello, si spiega in una nota, è luogo dantesco per
eccellenza a Firenze: nella Sala dell'Udienza dell'allora
Palazzo del Podestà (oggi Salone di Donatello, temporaneamente
riallestito per la monumentale mostra 'Donatello, Il
Rinascimento'), il 10 marzo 1302, il Sommo poeta venne
condannato all'esilio definitivo; nell'attigua Cappella del
Podestà, solo pochi anni dopo (tra il 1333 e il 1337), Giotto,
con la sua scuola, impostava il suo ultimo capolavoro pittorico,
e ritraeva per la prima volta il volto di Dante, includendolo
tra le schiere degli eletti nel Paradiso. Proprio attorno a
questo ritratto, la prima effigie nota del padre della lingua
italiana, si delinea così quel processo di costruzione della
memoria che permetterà a Firenze di riappropriarsi dell'opera e
della figura di Dante.
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