E' partito in questi giorni
dall'Iti 'Da Vinci - Fascetti' di Pisa e, grazie all'intesa con
l'Ufficio scolastico provinciale si estenderà a tutti gli
istituti superiori della provincia, il primo screening mirato
in Toscana condotto con questionari sulla familiarità per morte
improvvisa e l'esecuzione di elettrocardiogrammi digitali su 200
studenti delle seconde e delle quinte classi, che hanno aderito
volontariamente. L'iniziativa rientra nell'ambito del progetto
Just sulla morte cardiaca improvvisa giovanile promosso dai
professori Michele Emdin e Stefano Passino, della Scuola
Sant'Anna di Pisa e della Fondazione Monasterio, e dal medico
legale dell'Università di Pisa, Marco Di Paolo.
In tre anni il progetto ha portato alla realizzazione di un
registro informatico dei casi di morte improvvisa, ma anche a
delineare una strategia di intervento basata sulla
programmazione della diffusione delle tecniche di rianimazione
cardiopolmonare e campagne di educazione sanitaria rivolte ai
più giovani. "E' giustificato - ha spiegato Emdin - considerare
la morte cardiaca improvvisa del giovane come una condizione
sanitaria di assoluta rilevanza: fra le condizioni predisponenti
identificate ci sono le cardiomiopatie, le canalopatie, i
difetti cardiaci congeniti (origine anomala delle coronarie), le
miocarditi, i traumi toracici, l'assunzione di farmaci o
sostanze d'abuso. Lavorare sulla prevenzione permette di
individuare i fattori di rischio e suggerire in tempo ulteriori
accertamenti clinici o terapie. Inoltre, presto chiederemo alla
Regione una legge regionale per istituire un registro regionale
sulle morti improvvise, un data base che sostanzialmente ci
permette di ricostruire, come abbiamo fatto a Pisa con i tessuti
prelevati in una cinquantina di autopsie eseguite negli ultimi
anni, un albergo genealogico genetico che aiuta moltissimo nella
prevenzione. Per questo è importante che le famiglie colpite da
questi lutti autorizzino lo svolgimento dell'esame medico legale
al di là delle decisioni prese dall'autorità giudiziaria, perché
ciò è utilissimo a delineare un quadro di potenziali familiarità
con queste patologie nei congiunto delle vittime".
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