Sulla vicenda delle infermiere e dottoresse spiate con una microcamera all'ospedale di Empoli mentre facevano la doccia a fine turno, la procura di Firenze ha aperto un fascicolo per accesso abusivo a sistema informatico, in particolare per la circostanza dell'allestimento dell'apparato in luogo da cui è escluso. Le indagini sono affidate ai carabinieri e questa ipotesi di reato al momento è la prima ipotizzata.
Il vano doccia spiato è luogo da cui per ragioni di evidente privacy è esclusa qualsiasi ripresa video, quindi va ritenuta abusiva. Le immagini sarebbero state rimandate a un monitor collegato via cavo da una sala di servizio retrostante alle docce. Tra gli accertamenti è da appurare se le immagini sono state registrate, finora non ne sarebbero state trovate.
La microtelecamera e il monitor sono già stati sequestrati nei giorni scorsi, mentre proseguono le indagini dei Cc per risalire alla persona o agli ignoti che di nascosto avrebbero guardato le donne del personale fare la doccia. Un centinaio le sanitarie che potrebbero essere state spiate. Una di loro ha scoperto la microcamera notando un piccolo cerchio nero sotto la cannella dell'acqua. Il monitor, collegato alla microtelecamera che 'spiava' nel vano doccia infermiere e dottoresse dell'ospedale di Empoli (Firenze), era stato posizionato su una parete in modo che rimanesse nascosto da un attaccapanni e da vestiti appesi apposta. Chi ha fruito di questo apparato non aveva che da scostare gli abiti e guardare, mentre il personale di passaggio non si sarebbe accorto di nulla. E' quanto emerge ancora dalla vicenda di Empoli. Secondo quanto appreso, i carabinieri stanno vagliando le posizioni delle persone che potevano accedere al locale attiguo a quello spiato con le docce. La stanza del monitor ha una porta apribile con un badge solo da persone autorizzate. In particolare in quella stanza, si apprende da fonti vicine al mondo sanitario, potevano entrare alcuni dipendenti di ditte a cui erano stati appaltati servizi di manutenzione elettrica ed idraulica, oltre al personale delle pulizie. Anche in questo caso si tratta di un locale adibito a spogliatoio, ma non dotato di docce. La stanza non è stata posta sotto sequestro.
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