Una graphic novel per raccontare
alle giovani generazioni quattro storie, testimonianze vere, per
imparare a conoscere e a contrastare la mafia. 'Resistere.
Quattro storie di lotta alla mafia' è il libro scritto da
Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Caponnetto e da
Renato Scalia agente della Digos, poi passato alla Dia di
Firenze, ed edito da Giunti (128 pag., 18 euro). La graphic
novel sarà presentata domani 19 luglio (ore 18.30) alle Serre
Torrigiani di Firenze, con il prefetto Valerio Valenti, il
questore Maurizio Auriemma e il presidente della Toscana Eugenio
Giani, in occasione dei 30 anni dalla strage di via d'Amelio, in
ricordo di Paolo Borsellino e della sua scorta.
Nel libro ci sono la storia di chi la mafia la vede e vive
nel proprio quartiere, dove i boss reclutano i ragazzi, quella
degli investigatori antimafia che combattono in prima linea e il
racconto della cattura di un boss nel suo bunker di cemento
armato. Il racconto 'Storia di un uomo' è poi dedicato al
giudice Antonino Caponnetto, che mai smise di lottare,
diventando un eroe simbolo della guerra alla mafia. Per
rispondere alla domanda 'Cosa volete fare da grandi?' un
ragazzino ripercorre la vita di Caponnetto, dalla nascita, nel
1920, alla morte, nel 2002. Attraverso la graphic novel si
rivive la carriera del magistrato fino all'investimento come
capo del pool antimafia di Falcone e Borsellino, la grande
vittoria del maxi processo e, infine, gli ultimi anni, passati a
condividere con i più giovani i suoi valori e i suoi racconti.
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