È un passaggio storico quello che
vede l'approvazione ai fini del finanziamento Fus dei sette
Centri di Produzione Musica di cui cinque operano
prevalentemente nell'ambito della musica jazz: è il risultato di
anni di confronto e dialogo con il ministero della Cultura da
parte degli organismi coinvolti e delle maggiori realtà di
rappresentanza del settore, in primo luogo l'Associazione I-Jazz
e la Federazione Nazionale Il Jazz Italiano.
L'ufficializzazione è arrivata con il decreto del direttore
generale dello Spettacolo del 19 luglio.
I cinque centri che operano nel settore del jazz e che
vengono ammessi al finanziamento sono il Centro Adriatico
Produzione Musica Ets di stanza a Pescara, We-Start - Piemonte
Orientale Music per iniziativa di Associazione Rest-Art di
Novara, il Centro diretto dall'Associazione Time in Jazz di
Berchidda, il Centro Produzione Musica di Roma, con Casa del
jazz ed Auditorium Parco della Musica (Fondazione Musica per
Roma), Toscana Produzione Musica Ets sull'asse Firenze-Pisa
(cinque soggetti aderenti a I-Jazz).
La nascita di luoghi strettamente impegnati sulla produzione
di opere nuove - fanno notare Fondazione Musica per Roma e
I-Jazz - avrà un impatto sulla qualità e quantità di nuovi
progetti artistici, con una auspicabile e crescente presenza di
nuovi talenti.
Sarà la Casa del Jazz, gestita dalla Fondazione Musica per
Roma, la sede nella quale verrà attivato il coordinamento dei
cinque Centri, il fulcro della rete del mondo del jazz che si
unisce e continua a fare sistema.
"Sono benedetti i decreti e tutte le iniziative della
politica - commenta Nicola Piovani - a favore delle attività
musicali e della musica non solo punto di vista estetico ma
anche dal punto di vista dell'aggregazione sociale. Non mi
stancherò mai di ripetere, se all'inizio, quando è nata l'Unione
europea, avessero speso qualche spicciolo in più per creare
orchestre, corpi di ballo, compagnie europee, forse sarebbe più
facile anche superare certe barriere politiche ed economiche
oggi. Siamo felici per questo decreto: speriamo che l'attività
sia all'altezza del decreto e speriamo soprattutto che il
cammino non si interrompa bruscamente".
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