Un'ordinanza del Comune di Firenze
vieta alle utenze private di utilizzare acqua potabile per scopi
diversi da quelli igienici e domestici e in particolare:
annaffiare giardini e orti, lavare cortili o auto, riempire
vasche o fontane ornamentali. Il provvedimento, spiega Palazzo
Vecchio, "entra in vigore da subito".
"Anche se il Comune di Firenze - precisa la nota - non è in
emergenza idrica la Regione ha dichiarato lo stato di emergenza
regionale ed è fondamentale non abbassare la guardia". La
sanzione prevista per gli inadempienti sarà da 25 a 500 euro e
la scadenza è il 30 settembre. L'assessore all'ambiente Andrea
Giorgio ha piegato che "si tratta di un'ordinanza che risponde
ad una situazione critica e mira a orientare i comportamenti dei
cittadini: infatti sebbene grazie all'invaso di Bilancino la
città oggi non vive una situazione emergenziale, la siccità che
affrontiamo e i cambiamenti climatici epocali in atto ci devono
spingere a promuovere sempre più un approccio al consumo più
attento alla risorsa idrica: tutti devono capire che ognuno di
noi, con gesti all'apparenza piccoli, può fare la differenza e
tutelare un bene comune fondamentale".
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