"Siamo più di 3mila,
questa è la risposta dei piombinesi contro l'arroganza del
commissario Giani che non ci ha voluto incontrare. Giani
dimettiti. Piombino non molla, Giani faccia quel che vuole, giù
le mani dalla nostra città". E' il messaggio lanciato dai
manifestanti che oggi a Piombino (Livorno) protestano contro il
progetto del rigassificatore nel porto cittadino che domani, a
Firenze nella sede della Regione Toscana, potrebbe ricevere il
via libera dalla conferenza dei servizi. Poi, entro il 27
ottobre il presidente della Regione Toscana, e commissario
straordinario per l'opera, Eugenio Giani sarà chiamato a
esprimersi sull'autorizzazione all'impianto. "Erano anni che una
manifestazione del genere non si vedeva in città - dicono i
comitati anti rigassificatore da un improvvisato palco durante
il comizio finale della manifestazione, mentre la gente in
corteo grida 'Se la nave arriverà bloccheremo la città -. E' una
manifestazione trasversale, qui c'è l'anima di Piombino, e i
politici non hanno capito niente. Non ci fermeremo qui, la
nostra è una risposta alla Regione e al Governo". Tanti i negozi
che hanno esposto cartelli contro il rigassificatore e abbassato
le saracinesche al passaggio del corteo.
Alla manifestazione è intervenuto il sindaco di Piombino
Francesco Ferrari (Fdi), che è stato accolto tra gli applausi.
"Qualche giorno fa a Piombino - ha detto - c'è stato un convegno
importante dove non ha parlato la politica, hanno parlato i
tecnici dell'amministrazione comunale che hanno esposto le
ragioni oggettive, tecniche, giuridiche e scientifiche per cui
possiamo e dobbiamo ritenere l'ipotesi della nave all'interno
del porto come sbagliata. Ed è proprio il convegno a
rappresentare il contenuto, preciso, puntuale, invalicabile, del
Comune di Piombino e della città di Piombino".
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