Il Tar del Lazio ha fissato l'udienza del ricorso promosso dal Comune di Piombino contro la decisione di installare un rigassificatore nel porto.
La data individuata è mercoledì 21 dicembre. Lo riferisce il Comune. "Vista l'importanza del tema - dichiara il sindaco Francesco Ferrari - e la sua rilevanza in relazione alla sicurezza e all'incolumità pubblica, accogliamo con grande favore la prontezza della magistratura nella fissazione dell'udienza. Ci auguriamo di chiudere la vicenda velocemente con una decisione chiara e univoca in merito". Il ricorso al Tar del Lazio era stato depositato il 24 novembre scorso da parte dell'avvocato del Comune di Piombino, Michele Greco. Nell'atto, il Comune avanza una richiesta cautelare di sospensiva che puntava a determinare un'accelerazione dei tempi del giudizio. Nel ricorso, i legali sostengono la "manifesta inidoneità della nave Golar Tundra, dal punto di vista strutturale, ad operare in sicurezza nel porto" e la necessità di un dragaggio del fondale dello specchio d'acqua antistante per centinaia di migliaia di metri cubi che rende "semplicemente impossibile" l'ipotesi di messa in funzione del rigassificatore nel marzo 2023, "pena l'inoperatività della banchina nord". Secondo i tecnici del Comune la Golar Tundra essendo dotata di serbatoi per il gas naturale liquido 'a membrana', non adatti alla navigazione quando si trovano in condizioni di parziale riempimento, non è in grado di rispettare la principale condizione che è stata posta dalla capitaneria, e cioè di disancorare in caso di necessità, allontanandosi dall'area del porto. Una criticità questa, scrivono, che "mette a rischio l'intera città di Piombino".
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