(ANSA) - FIRENZE, 10 FEB - Bottiglie in vetro alleggerito,
etichette in carta riciclata, biologico: queste le tendenze in
tema di sostenibilità rilanciate dei mercati internazionali del
vino più maturi, che hanno portato 160 buyer da tutto il mondo a
BuyWine, la fiera B2B del vino toscano, che si è aperta oggi
alla Fortezza da Basso di Firenze. Oltre 1400 le etichette in
degustazione, per una maratona da 3000 incontri e 23mila
degustazioni. La manifestazione è promossa da Regione Toscana e
a Camera di Commercio di Firenze, e organizzata da PromoFirenze.
Il programma di questa 'Settimana del vino toscano' prosegue
domani a Firenze con PrimAnteprima, giornata evento dedicata
alla stampa specializzata in cui si svelano i dati su trend ed
export del settore vitivinicolo regionale: seguiranno le
anteprime dedicate alle singole denominazioni.
Il 2023, secondo gli organizzatori, segna il ritorno a
BuyWine dei compratori asiatici: se i mercati principali di
riferimento restano Usa, Canada, Paesi scandinavi, Svizzera e
Regno Unito, dopo il lungo stop del Covid si affacciano di nuovo
Giappone, Singapore, Hong Kong, Corea del Sud e Thailandia. Si
registra anche un aumento di interesse per il vino toscano in
America latina, soprattutto nella fascia più alta. I Paesi
emergenti, secondo le tendenze osservate, guardano con
attenzione anche ai vini più giovani, meno strutturati e di
facile beva, che meglio si adattano alla cucina locale. A
livello mondiale, il trend vede crescere i vini meno zuccherini.
Anche il packaging fa la sua parte e le aziende che cercano di
crescere si adattano di conseguenza, cercando di limitare i
costi, attraverso vetro light e l'impatto, a esempio utilizzando
carta riciclata. Le stesse etichette mutano, diventando più
contemporanee nello stile e nel tipo di informazioni riportate,
adatte a un consumatore più giovane e spesso nativo digitale.
C'è interesse per il vino biologico, proposto da oltre la metà
dei produttori presenti a BuyWine. Non tutti i mercati però,
secondo gli organizzatori, sono interessati: molti buyer
provenienti dal Sudamerica, così come dall'Asia, fatta eccezione
per il Giappone, considerano il vino bio troppo costoso. (ANSA).