"Sono stati uccisi 19 mufloni
dell'isola del Giglio, è un disastro ambientale. I cacciatori da
alcuni giorni li stanno sterminando a colpi di fucile. Sappiamo
che ne sono stati già uccisi 19, la metà circa della popolazione
ancora presente nell'isola".
Ad annunciarlo è la presidente dell'associazione Vitadacani e
coordinatrice della Rete dei santuari di animali liberi, Sara
d'Angelo, e il Centro recupero ricci La Ninna, che negli ultimi
anni avevano portato avanti la battaglia in difesa degli
animali.
"Affidando l'uccisione ai cacciatori di selezione il Parco
dell'Arcipelago Toscano ha trovato il modo di riuscire nel suo
spregevole obiettivo, quello di eradicare i mufloni senza farlo
direttamente. Ed è la Regione Toscana a permetterlo e ad
agevolare il compito mandando i cacciatori", prosegue d'Angelo.
"Nessuno considera neppure gli studi e le recenti scoperte
scientifiche che evidenziano l'unicità dal punto di vista
genetico dei mufloni del Giglio. Contano i soldi dell'Unione
europea per eradicare i mufloni, concessi sulla base del
progetto LetsGo Giglio, inconsistente e fazioso".
Vitadacani, la Rete dei Santuari di animali liberi e Centro La
Ninna chiedono di revocare immediatamente la caccia di selezione
e dopo aver denunciato il presidente dell'Ente Parco annunciano
che denunceranno anche il presidente della Regione Toscana Giani
per disastro ambientale se non fermerà il massacro degli
animali. Chiedono inoltre a tutti i cittadini e alle cittadine
di esprimere il proprio dissenso al presidente della Regione e
al ministro dell'Ambiente partecipando al mailbombing "Giù le
mani dai mufloni".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA