Un team di
ricercatori del dipartimento di agraria dell'Università di
Firenze ha fatto il primo studio mondiale sull'utilizzo di un
cane robot per il monitoraggio forestale. Una pubblicazione
sulla rivista 'Forests' illustra nuove metodologie in grado di
studiare meglio caratteristiche e stato di salute degli alberi
in Italia.
Il robot della Boston Dynamics ha un design ispirato alla
fisionomia del cane e cammina nel bosco evitando ostacoli e
acquisendo informazioni per misurare posizione degli alberi e
loro caratteristiche. Lo studio ha riguardato la Riserva
naturale biogenetica di Vallombrosa (Firenze), 1.273 ettari tra
470 e 1.447 metri di altitudine. Il cane robot si è mosso su un
terreno in prevalenza pianeggiante con esemplari di abete
bianco, faggio europeo e qualche castagno.
"In Italia abbiamo oltre 12 miliardi di alberi nelle foreste
ma riusciamo a monitorarne solo un piccolo campione perché i
rilievi sono lunghi e laboriosi", spiega Gherardo Chirici,
direttore del Laboratorio di Geomatica Forestale. "Auspichiamo -
prosegue - che in futuro i robot dotati di Ai e equipaggiati con
vari sensori potranno aiutarci in queste operazioni di routine
in modo da avere dati più aggiornati su questo immenso capitale
verde".
Dotato di numerosi sensori ottici e laser adattabili a
diversi ambienti e in grado di raccogliere autonomamente
un'ampia gamma di dati ad alta risoluzione, oltre a telecamere
360 gradi, multispettrali e termiche, il cane robot ha
restituito una quantità di informazioni dettagliate sulle
variabili forestali come altezza degli alberi, diametro e
biomassa. "Gli inventari forestali - conclude Chirici - sono
sistemi di monitoraggio fondamentali che con la misura degli
alberi permettono di stimare variabili importanti come il
carbonio stoccato nei boschi. Siamo ai primi passi ma è
probabile che la robotica e i sistemi di intelligenza
artificiale possano diventare importanti alleati dell'uomo per
migliorare la conoscenza di questi incredibili ecosistemi e la
nostra capacità di preservarli per le future generazioni".
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