Una mostra dedicata all'amicizia e
al legame artistico tra lo scrittore Italo Calvino e il maestro
di scultura Fausto Melotti sono al centro di una mostra che la
Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala di Siena
tributa allo stesso Calvino nel centenario della nascita. L'ex
ospedale, oggi luogo di cultura, è dove lo scrittore scomparve
nel settembre 1985. Da oggi ospita la rassegna 'Fausto Melotti.
In leggerezza. Un omaggio a Italo Calvino', percorso espositivo
in cui sarà possibile scoprire il filo che lega le Città
invisibili di Calvino alle sculture astratte di Melotti. La
mostra, curata da Michelina Eremita e voluta dalla Fondazione
Santa Maria della Scala col supporto della Fondazione Melotti di
Milano, resterà visitabile fino al 7 aprile 2024.
Il rapporto tra Fausto Melotti e Italo Calvino è stato
intenso e ricco di scambi reciproci, sia intellettuali che
umani, accennati da Italo Calvino nelle pagine de Le Città
Invisibili: 'C'è stato un momento in cui dopo aver conosciuto lo
scultore Fausto Melotti, uno dei primi astrattisti italiani, (…)
mi veniva da scrivere città sottili come le sue sculture: città
sui trampoli, città a ragnatela. La mostra in particolare fa
riferimento alle opere diventate immagine dei libri di Calvino
per la riedizione dei suoi scritti nella collana Oscar
Mondadori, avvenuta negli anni 2000.
Il percorso espositivo si snoda tra 22 sculture di varie
dimensioni e molti disegni, abbracciando un periodo che va dal
1935 al 1985. Le sculture come Costante uomo del 1936, Il
viaggio (1961) e Contrappunto libero (1972) paleseranno
plasticamente le parole di Calvino, è stato evidenziato, ma nel
contempo renderanno omaggio a Melotti, uno degli artisti più
importanti del novecento, connotato dalla imponderabile
leggerezza, base della sua ricerca artistica.
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