"Vogliamo solo che Anastasia torni
a casa. Non siamo arrabbiati con lei e speriamo solo che si
tratti di una bravata da sedicenne". Così all'ANSA Micol Ronchi,
sorella di Anastasia, la sedicenne scomparsa lo scorso mercoledì
a Pavia. Non si hanno più sue notizie da quando è uscita per
andare a scuola.
Da circa un mese la ragazza si era trasferita a Pavia dalla
Toscana. "Altre segnalazioni dicono che è stata vista in
Toscana. L'idea che mi sono fatta è che possa essere lì per
tornare dai suoi amici, dopo aver resistito per tre settimane.
Manifestava questa mancanza" aggiunge Micol Ronchi, speaker
radiofonica.
Anastasia ha i capelli corti di un biondo paglia. Con sé non
ha né il telefono né soldi. Viene descritta come una grande
camminatrice e un dettaglio fornito dalla sorella riguarda
proprio la sua camminata "piuttosto decisa e particolare".
Nessuna novità anche dal comando provinciale dei carabinieri
di Pavia. Presumibilmente, secondo i militari, la ragazza
sarebbe fuori dalla provincia di Pavia ma sono in corso tutti i
dovuti accertamenti.
"Sono arrivate tantissime segnalazioni. Qualcuno dice di
averla vista anche a Binasco nei giorni scorsi o a Urbino -
prosegue Micol - noi speriamo che sia solo una ragazzata. Mi
metto nei panni di altre famiglie che hanno vissuto un momento
di totale sgomento di fronte a figli che pensavano di conoscere.
Non possiamo leggere nel pensiero degli altri ma vogliamo
essere comprensibili e cercare di capirla".
Da un lato Micol ha ricevuto tantissimi commenti di supporto
sui social, dall'altro anche diversi messaggi di odio: "È
agghiacciante che Meta permetta certi commenti. Ci sono persone
- spiega - che si permettono di giudicare il lavoro della
famiglia. Noi facciamo il possibile per le mie sorelle, cercando
di non essere oppressivi. Che ci sia gente che dice che se aveva
problemi è colpa nostra è semplicemente ridicolo".
Ma "fortunatamente è solo un pugno di persone - conclude -
sui social ho ricevuto tantissimo supporto".
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