Non sarebbe più l'ex marito il sospettato numero uno dell'accoltellamento in Autosole, in un'area di servizio a Firenze, dell'insegnante 58enne che stava rientrando a Segrate (Milano) dopo i giorni di Natale passati dai parenti a Cerveteri (Roma). La polizia lo ha rintracciato oggi e per una serie di valutazioni, gli investigatori della squadra mobile di Firenze e della Polstrada fiorentina sono meno convinti che sia stato l'ex coniuge ad aggredire la professoressa.
L'uomo, che è reperibile in Italia e stava trascorrendo le festività natalizie al Nord, si è messo a disposizione delle autorità per ogni necessità di chiarimento. La coppia non stava più insieme da anni e i rapporti si sarebbero ridotti nel tempo.
Così ora la 'caccia' all'accoltellatore incappucciato in A1 verrebbe orientata verso un altro uomo, un soggetto di cui non si sa praticamente nulla se non che dopo l'accoltellamento è scappato via con una sua auto. Il pm Lorenzo Boscagli ha interrogato nel pomeriggio, come persona offesa, l'insegnante, già dimessa la mattina dall'ospedale con una prognosi di guarigione di 15 giorni per la coltellata ricevuta a una gamba.
Lo sconosciuto, per colpirla, avrebbe aperto lo sportello della vettura Fiat dell'insegnante che attendeva le figlie di 29 e 31 anni che nel frattempo erano andate dentro l'autogrill. Il pm ha ricostruito l'episodio con la donna e si sarebbe confrontato con lei per circostanziare eventuali elementi utili a individuare chi l'ha accoltellata. La donna non ha riconosciuto l'aggressore. Col pm sarebbero stati rievocati episodi avversi subiti dall'insegnante in passato.
Uno potrebbe essere il danneggiamento con taglio di tutte le gomme della sua auto di cui la donna ha parlato agli investigatori. Al momento le indagini tengono conto di chi possa aver avuto un motivo personale per aggredire la docente e non un motivo occasionale, come potrebbe essere un'aggressione a scopo di rapina ad esempio.
Comunque sia, non viene esclusa nessuna ipotesi investigativa, neanche la più singolare. L'accoltellatore, se è uno che ha agito a scopo di vendetta o ritorsione, potrebbe aver pedinato fin dal Lazio in autostrada l'auto con la donna e le figlie di lei, e aver deciso di agire nella sosta nell'area di servizio Bisenzio a Firenze quando è rimasta da sola.
La Polstrada ha esaminato le immagini dell'autogrill per definire bene la targa dell'auto dell'accoltellatore, un particolare importante e che nelle prime ore è mancato nella sua esattezza.
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