Altri sette arresti, in esecuzione
di una misura di custodia cautelare in carcere, e tre obblighi d
dimora con divieto di allontanamento diurno, per gli sviluppi di
indagini condotte dai carabinieri del comando provinciale di
Firenze per traffico internazionale di droga che il 5 febbraio,
avevano portato 70 persone in carcere e 8 ai domiciliari, con
l'individuazione di quattro organizzazione che avrebbero agito
tra
Italia, Albania, Olanda, Spagna, Germania, Regno Unito,
Svizzera.
Le nuove misure sono state eseguite oggi tra le province di
Firenze e Prato dai militari della compagnia di Borgo San
Lorenzo - le indagini sono partite da un loro sequestro di 2
chili di marijuana - col supporto dei colleghi delle stazioni
competenti per territorio. I nuovi arrestati sono tutti di
origine albanese, nazionalità prevalente anche per gli indagati
finiti in carcere a inizio mese. Contestualmente eseguite
perquisizioni nei confronti di altri 18 indagati.
Dalla precedente operazione, si spiega, sarebbe emersa la
figura di un uomo "deputato alla custodia di stupefacente per
conto di un gruppo criminale radicato a Firenze": distaccatosi
"dal sodalizio originario" avrebbe "intrapreso, assieme ad altri
connazionali stanziati in Albania, un'autonoma attività
d'importazione e spaccio di cocaina, hashish e marijuana, dal
2018 fino all'estate del 2022".
La droga, in quantitativi ingenti, sarebbe stata trasportata
in camion di ditte di trasporti formalmente regolari,
opportunamente modificati per occultare lo stupefacente. Per le
indagini, si spiega, è stata costituita una squadra
investigativa comune composta da militari della compagnia di
Borgo San Lorenzo e dalla Polizia albanese, coordinati dalla Dda
di Firenze e dalla Procura speciale di Tirana.
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