Traferita dallo Stato al Comune di
Capraia (Livorno) la proprietà dell'ex convento di Sant'Antonio
che grazie al Federalismo culturale verrà trasformato nel Museo
dell'Isola. La firma dell'accordo di valorizzazione
dell'edificio storico, è avvenuta oggi a Firenze: a siglare
l'intesa il segretariato regionale per la Toscana del ministero
della Cultura, l'Agenzia del Demanio e il Comune.
Contestualmente c'è stata la sottoscrizione dell'atto di
trasferimento gratuito della proprietà tra l'Agenzia del Demanio
e il Comune, atto che completa l'iter del federalismo demaniale.
L'ex convento, costituito da tre edifici ortogonali, si
affaccia sul promontorio di Punta del Faro, che domina
l'ingresso del porto di Capraia, ed è inserito in un più ampio
complesso che dal 1866 al 1986 è stato sede della direzione
della Colonia agricola penale. Il programma di valorizzazione
presentato dal Comune, si spiega in una nota, ha l'obiettivo di
mantenere, tutelare e valorizzare il patrimonio architettonico,
storico e culturale dell'edificio e creare, con la chiesa di
Sant'Antonio che sorge accanto, "un centro per attività
culturali in grado di promuovere la consapevolezza delle
bellezze dell'isola: una volta realizzato il restauro degli
edifici, nascerà il Museo dell'Isola destinato a ospitare
eventi, conferenze, presentazione di libri, dibattiti ed
esposizioni artistiche e sarà organizzato in tre sezioni:
storico-etnografica, ambientale e storico-archeologica".
Agenzia del Demanio e Mic hanno poi sottoscritto anche altri
due accordi di valorizzazione: il primo con il Comune di Livorno
riguardo la Fortezza Vecchia e il secondo con il Comune di
Bibbona per il Forte. Per la Fortezza Vecchia con il programma
di valorizzazione il Comune si impegna a mantenere, tutelare e
valorizzare l'intera struttura monumentale e assicurane la
fruibilità affinchè venga percepita come 'la porta della
Toscana' per chi arriva in città dal mare. Per il Forte di
Bibbona, costruito nel 1785 per alloggiare i cavalleggeri, il
programma di valorizzazione redatto dal Comune in sinergia con
la Regione Toscana e lo Studio Fuksas, prevede la
riqualificazione architettonica e culturale dell'edificio da
destinare a un laboratorio polivalente. Inoltre, gli spazi del
Forte rientreranno nel programma 'Uffizi Diffusi' grazie al
quale i capolavori custoditi nei depositi della Galleria
fiorentina potranno essere esposti nel nuovo museo, che entrerà
a far parte del percorso regionale dedicato al turismo
culturale. Tra qualche settimana verranno firmati, anche per
questi beni, gli atti di trasferimento in proprietà ai comuni,
come previsto dalle procedure del Federalismo culturale.
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