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A Massa 'Transito' con opere di Moroder e Dall'O

A Massa 'Transito' con opere di Moroder e Dall'O

Al Museo Diocesano dal 29 giugno al 6 ottobre

MASSA (MASSA CARRARA), 28 giugno 2024, 13:50

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Si intitola "Transito" la mostra di Arnold Mario Dall'O (Bolzano 1960) e Walter Moroder (Val Gardena 1963), visibile al Museo Diocesano di Massa (Massa Carrara) dal 29 giugno al 6 ottobre.
    L'esposizione, spiega una nota, ' l'nnesima tappa di un percorso che da qualche anno vede il Museo impegnato nel mettere a confronto arte antica (il museo conserva, tra le altre, pregevoli opere di Jacopo della Quercia, Felice Palma e Agostino Ghirlanda), e linguaggi contemporanei. In mostra 11 sculture di Moroder, tre sculture e otto dipinti di Dall'O e, al netto delle differenze tecniche, i due artisti condividono punti di vista e modus operandi e soprattutto una visione dell'arte e della realtà. Il transito del titolo allude a una condizione che oltrepassando la concezione d'instabilità e quella di stanzialità fisica e percettiva, aderisce idealmente a un'attitudine "nomade", che predispone l'artista a un'osservazione dinamica, in divenire, che si affranca dai canoni circadiani e dai connessi parametri spaziali e temporali.
    Le opere dell'artista altoatesino sono caratterizzate dall'orizzontalità partecipativa che coinvolge la realtà e pone l'osservatore nello stesso contesto paradigmatico, rinunciando a piedistalli e plinti, optando per un'ideale anti-monumentalità.
    Le sue figure, i suoi corpi rifiutano l'esattezza anatomica a favore di un'ideale umano ancestrale e lo stesso vale per la fisionomica e gli abiti: sintesi delle forme e contrapposizione dei volumi a favore di una concezione mnemonica ancestrale della figura umana. Arnold Mario Dall'O, che torna a Massa dopo che nel 2017 aveva già esposto le sue opere in una grande mostra a Palazzo Ducale con l'artista svizzero Urs Lüthi, reinterpreta la coda lunga del Postmodernismo, rifiutando l'ancoraggio a uno stile riconoscibile e reiterato a favore di una libertà espressiva e a un punto di vista in transito.
   

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