Il Palio di Siena riconosciuto dal
Ministero della Cultura 'espressione di identità culturale
collettiva' e come testimonianza materiale - in base a quanto
previsto dal Codice dei beni culturali e del paesaggio - è stato
messo il vincolo su 17 bandiere e 6 tamburi delle Contrade
senesi considerati come 'particolarmente significativi nella
loro vita e nella loro storia'. Un percorso avviato nel 2019,
promosso dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio
per le province di Siena, Grosseto e Arezzo e dall'Istituto
Centrale per il Patrimonio Immateriale del Ministero della
Cultura e condotto in collaborazione con un nutrito comitato
scientifico. Nucleo centrale del progetto una ricerca
etnografica condotta dalla professoressa Katia Ballacchino, con
la quale è stata documentata la ricchezza contemporanea del
complesso mondo del Palio di Siena.
"Un risultato importante per la città - ha spiegato la
sindaca Nicoletta Fabio -. Il progetto portato avanti dal
Ministero della Cultura per salvaguardare il Palio di Siena ha
riguardato e coinvolto inclusivamente tutte le nostre Contrade
con l'obiettivo di valorizzare il nostro patrimonio
identitario".
Le bandiere e i tamburi, con i decreti ministeriali, sono
stati scelti come elementi rappresentativi per il loro
particolare interesse storico ed etnoantropologico, in relazione
alla dimensione performativa e pubblica, ma anche intima della
festa. Tra i simboli scelti figurano così, tra gli altri, una
bandiera del 1700 della contrada del Bruco o la bandiera della
Regina Margherita di Savoia della contrada del Drago; ma anche
il tamburo imperiale detto "Lorenzo Guasparri" della contrada
della Selva e una riproduzione della bandiera cinquecentesca
della contrada della Torre. "I vincoli - spiega il Comune - non
intendono 'congelare' i beni ma preservarne e garantirne usi e
significati correnti, valorizzando il loro legame con il
patrimonio culturale immateriale del Palio di Siena, con la
storia delle Contrade e con la vita delle persone che li hanno
costruiti, cuciti, utilizzati, suonati, vissuti e, in qualche
modo, messi in valore nel tempo e continuano a farlo".
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