Una sentenza "ampiamente positiva
per tanti aspetti": "Azzerate tutte le infamanti accuse che in
questi anni abbiamo ricevuto sulle bancarotte. Ci hanno persino
arrestato per quell'accusa e oggi il Tribunale di Firenze ci ha
assolto disintegrando l'impianto accusatorio della procura. Non
abbiamo fatto nessuna bancarotta". Così in una nota Tiziano
Renzi, sorpreso per la "condanna per le 4 presunte false
fatture": "in quella specifica vicenda non avevamo alcun ruolo,
ricorreremo". Gli "riempie il cuore di gioia" che la figlia
Matilde sia "fuori da ogni processo un mese dopo che è accaduta
la stessa cosa a suo marito Andrea", aggiunge poi.
"Questa ennesima assoluzione - afferma sempre Tiziano Renzi -
si aggiunge alle assoluzioni o archiviazioni di questi dieci
anni a Genova, Cuneo, Firenze e Roma". Riguardo alla condanna
per le quattro fatture false "con immutata fiducia nella verità,
andremo in appello dove avremo modo di mostrare tecnicamente
come siamo estranei anche da questa contestazione, peraltro
marginale, per un valore inferiore a centomila euro" prosegue.
"Oggi si compie un grande passo in avanti: un tribunale
sancisce che non abbiamo commesso i reati per cui siamo stati
arrestati. Mi spiace perché per l'assoluzione completa dovremo
aspettare ancora l'appello, tra un anno. Ma chi ha seguito il
processo sa che quella di oggi è la vittoria della verità contro
le contestazioni assurde della procura. Ricorreremo in appello
sulle false fatturazioni e chiederemo i danni in sede civile a
chi ci ha insultato in questi anni" conclude Tiziano Renzi.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA