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Report, 56% sanitari toscani vittima aggressioni tra 2020-2023

Report, 56% sanitari toscani vittima aggressioni tra 2020-2023

Ricerca Ordine-Anaao Assomed: nel 59% casi colpite donne

FIRENZE, 07 settembre 2024, 14:34

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Dal 2020 al 2023 si è registrato un'escalation di aggressioni verbali o fisiche al personale medico e sanitario della Toscana: oltre mille nei primi sei mesi dello scorso anno, un aumento del 30% in tre anni. Il 13% delle violenze si è verificato in ambito psichiatrico e l'11% nei pronto soccorso. Il 56,7% del personale sanitario toscano è stato vittima di aggressioni e il 50% ha subito più di un episodio di violenza. Questi i dati sulle aggressioni in sanità illustrati questa mattina nel corso di una conferenza stampa organizzata dall'Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Firenze e dal sindacato Anaao Assomed. Il report è stato realizzato sulla base di 1697 risposte: all'interno si evidenzia che più della metà dei lavoratori under 30 ha subito violenza durante l'esercizio della professione. Inoltre le vittime sono per il 59% donne.
    "Serve un patto con le istituzioni per arginare un fenomeno in crescita esponenziale - dice Pietro Dattolo, presidente dell'Ordine dei medici di Firenze -. Chiediamo più sicurezza, servono quindi forze di polizia all'interno degli ospedali, la realizzazione di protocolli d'intesa tra Asl e forze dell'ordine in base ai quali polizia e carabinieri intervengano immediatamente in caso di aggressioni ai danni di medici e infermieri. Chiediamo, inoltre, che le minacce vengano perseguite d'ufficio e non a querela di parte. Medici e personale sanitario devono poter svolgere il proprio lavoro in serenità". "Oltre alle misure invocate dal presidente Dattolo, chiediamo che le aziende stilino una mappa dettagliata dei reparti maggiormente a rischio e si facciano carico della tutela legale dei loro dipendenti - sottolinea Gerardo Anastasio, segretario dell'Anaao Assomed -. Considerato, però, il momento storico che stiamo vivendo e la violenza quotidiana che permea il contesto sociale, c'è bisogno anche di un rinnovato patto coi cittadini e di iniziative di sensibilizzazione a partire dalle scuole. Auspichiamo che le nostre proposte vengano accolte dalle istituzioni: noi siamo pronti a fare la nostra parte".
   

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