Supportare le donne con
cancro al seno grazie all'agricoltura sociale, al sostegno
psicologico e alla sana alimentazione. E' il progetto Nuove
Stagioni presentato a Suvignano, nel comune di Monteroni d'Arboa
(Siena) e che si svolgerà fino a dicembre nella tenuta del
senese strappata alla mafia nel 1983 da Giovanni Falcone e
restituita alla collettività grazie all'Ente Terre della Regione
Toscana.
L'iniziativa prevede lo sviluppo di un orto dove poter
coltivare piante ed erbe aromatiche grazie alla facilitazione di
un agronomo. Inoltre grazie al supporto del medico
nutrizionista, sarà promossa la sana alimentazione con l'uso di
erbe aromatiche e varietà di ortaggi ricchi di antiossidanti,
per ricette sane ed equilibrate. Nello stesso ambiente si
svolgeranno anche incontri psicologici di meditazione in gruppo
applicata al contatto con la natura. L'iniziativa è promossa
dall'Aou Senese e dalla Regione Toscana, sono coinvolti il
Comune di Monteroni d'Arbia e l'associazione Serena Onlus, che
da anni opera sul territorio a sostegno delle donne con un
tumore alla mammella.
"La buona medicina e buona sanità deve occuparsi anche di
questo aspetto di relazioni umane e il progetto dell'azienda
ospedaliera universitaria senese va proprio in questa direzione,
con il valore aggiunto di svolgersi all'interno di una tenuta
che, strappata alla criminalità organizzata, è tornata un bene
di tutti" sottolinea in una nota il presidente della Regione
Toscana Eugenio Giani. "Sono una sostenitrice dell'agricoltura
sociale da sempre - ha detto la vicepresidente Stefania Saccardi
-. Molti sono i progetti che abbiamo sostenuto in questo ambito
e adesso mi fa piacere che la pratica venga introdotta anche
alla tenuta di Suvignano". "Nuove stagioni" è un'esperienza
all'avanguardia che contribuisce a rendere più umano un percorso
complesso come quello della malattia oncologica - commenta
l'assessore toscano al diritto alla salute, Simone Bezzini -. In
sanità la Toscana ha fatto dell'innovazione una vera e propria
pratica diffusa che, come in questo caso, va oltre le mura dei
presidi e le articolazioni del sistema sanitario pubblico".
"Crediamo molto in questo progetto - dichiara Antonio Barretta,
direttore generale dell'Aou senese -, che vede una grande
collaborazione tra ospedale, istituzioni e volontariato".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA