"Le indagini faranno il loro corso,
ma il video che abbiamo tutti visto evidenzia un comportamento
sbalorditivo. Come si fa a passare con la macchina più volte
sopra il corpo di una persona? Come pensare che una tranquilla e
stimata signora, una capace imprenditrice, potesse compiere
un'azione del genere? E aggiungo che il male vince quando ci
rende cattivi: chi esulta perché questo episodio sarebbe un
episodio di legittima difesa dimostra come il male vince. Io
dico, non esultiamo, questa non è legittima difesa e non è
giustizia". Queste le parole dell'arcivescovo di Lucca, mons.
Paolo Giulietti sulla tragedia avvenuta domenica sera in via
Coppino a Viareggio, che ha appreso "con vero sgomento".
"Sappiamo bene, anche grazie agli annuali rapporti Caritas -
aggiunge -, come la situazione di povertà nella città di
Viareggio sia una vera emergenza e vi siano dunque molte persone
che vivono d'espedienti e a volte nell'illegalità. Questo può
esasperare alcuni e lo capisco. Ma niente, proprio niente può
giustificare un omicidio. Non solo perché viviamo in uno Stato
di diritto. Ma perché ogni persona, in ogni situazione nella
quale si trovi, ha diritto a vivere. Nelle nostre parrocchie, e
quindi anche a Viareggio, andiamo in direzione contraria alla
violenza e al male: sia dal punto di vista dell'aiuto a chi è in
difficoltà ma anche nella promozione di una cultura di pace, di
convivenza civile, che cerca di capire e cerca di risolvere i
problemi in maniera pacifica, magari insieme ad altri,
collaborando".
Allargando poi la riflessione alla cronaca nazionale
monsignor afferma: "Negli ultimi tempi ci sono una serie di
episodi che coinvolgono persone e famiglie 'normali'. Che a un
certo punto mettono in atto dei comportamenti di una violenza
incredibile. Sia dentro le pareti domestiche sia sulla pubblica
via come accaduto appunto a Viareggio. Ma si tratta di persone
'normali' non di persone riconosciute come violente o di casi
particolarmente problematici da un punto di vista sociale.
Protagonisti di queste violenze sono cioè persone dalle quali
nessuno può immaginare che emergano comportamenti devianti. Già
questo ci fa capire che non si può generalizzare: tutte le
facili letture sulla delinquenza restano tali. E questo però ci
dice che il male è in agguato. L'uomo è capace di fare del male
e bisogna stare in guardia".
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