Dieci atleti con disabilità
intellettivo-relazionali e due atleti con disabilità fisiche
hanno partecipato alla storica corsa "L'Eroica' nata a Gaiole in
Chianti nel Senese, dimostrando che il ciclismo è uno sport
inclusivo, capace di abbattere le barriere e valorizzare la
diversità. La gara, con oltre ottomila partecipanti, si è svolta
lo scorso fine settimana. Oltre agli atleti con disabilità, per
il team "SuperEroica" della Fondazione Allianz Umana Mente hanno
pedalato - si legge in un comunicato diffuso oggi - anche altre
25 persone, tra preparatori atletici, atleti paralimpici, un
medico, i volontari e lo staff.
La manifestazione cicloturistica "L'Eroica" è nata nel 1997
con un gruppo di 92 ciclisti che hanno deciso di cimentarsi in
un percorso sulle strade bianche toscane con biciclette e
abbigliamento d'epoca con la missione di rievocare il ciclismo
storico. L'edizione di quest'anno che si è svolta il 5 e il 6
ottobre, ha proposto cinque percorsi, dal più breve di 46 km, al
più lungo di 208 km, attirando ciclisti da ogni parte del mondo.
I ciclisti del progetto "SuperEroica" "si sono distinti - si
sottolinea nella nota - per il loro impegno, spirito di squadra
e passione". Tutti i "SuperEroici" hanno completato il percorso
di 46 km, mentre un gruppo più ristretto, il giorno precedente,
è riuscito ad affrontare lo sfidante percorso "Medio-Crete
Senesi" da 135 km, con oltre 2.200 metri di dislivello. Il
progetto di ciclismo sociale è stato "fortemente voluto" nel
2022 dal presidente della Fondazione Umana Mente. Giancarlo
Brocci, ideatore dell'Eroica, ha ricordato che tutto è partito
da Piergiorgio Pizzo, un ragazzo con disabilità dell'Orto
Felice, che anni fa ha espresso alla Fondazione la sua passione
per il ciclismo.
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