I carabinieri per la tutela del
patrimonio culturale hanno recuperato 695 opere d'arte rubate in
case private, per un valore di oltre 3 milioni, nell'ambito di
accertamenti svolti nel corso di tre anni, in collaborazione
anche con l'Fbi. Tra i beni ritrovati quattro piatti in ceramica
della Manifattura Ginori realizzate in esclusiva per la
Presidenza della Repubblica, un piatto della dinastia Ming tardo
periodo Kangxi di fine XVII sec, un dipinto di Giovanni Fattori
e il libro De Honesta Disciplina con firma autografa di Giorgio
Vasari.
L'operazione è stata illustrata da Claudio Mauri, comandante
del nucleo carabinieri tutela del patrimonio culturale di
Firenze, prima della restituzione delle opere ai proprietari.
Mauri ha spiegato che "il mandante a vendere delle opere
collaborava con una persona che all'interno di case nobiliari
faceva lavori di falegnameria e all'insaputa dei proprietari
portava via i beni. Stiamo parlando di circa 600 beni per il
valore complessivo di oltre 3 milioni".
L'attività investigativa è partita dalla denuncia, fatta nel
2021, del furto di un'opera libraria di Leonhart Fuchs, 'De
Historia Stirpium Commentarii Isignes' (Basilea 1542), rubato
dall'abitazione di un fiorentino tra il 2018 e il 2019. Il
volume, individuato poi sul sito di una casa d'aste fiorentina,
è stata sequestrato a Firenze a un antiquario veneto, ritenuto
acquirente in buona fede. Dal recupero sono partiti poi
accertamenti che hanno coinvolto, a vario titolo, 12 indagati.
Le perquisizioni a loro carico hanno portato al recupero di
oltre 600 opere sottratte nel corso di un quinquennio da uno
degli indagati durante lo svolgimento di piccoli lavori di
manutenzione in case nobiliari. I beni sottratti venivano poi
venduti sul mercato antiquariale italiano e, in alcuni casi, in
quello estero.
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