Avrebbe abusato di sette bambine
in un comune della provincia di Firenze, violenze che sarebbero
andate avanti per anni e in alcuni casi anche nella sala del
tempio di una comunità di testimoni di Geova. Queste le accuse
per un 41enne, che ieri, nel corso dell'udienza preliminare, ha
chiesto di essere processato con il rito abbreviato. L'inchiesta
è partita nel 2022 quando alcune bambine, a distanza di anni (i
fatti risalgono al 2014-2018) hanno iniziato a confidarsi tra
loro raccontando quello che succedeva nella comunità che
frequentavano regolarmente.
Secondo quanto ricostruito, l'uomo "si sarebbe guadagnato la
fiducia dei genitori delle vittime", come si legge nel capo di
imputazione, persuadendoli a lasciargli le figlie, di età
compresa fra i 10 e i 14 anni, in custodia. L'uomo "sfruttando
il rapporto fiduciario e il legame che si era creato all'interno
della comunità", aveva instaurato un rapporto di "amicizia".
Faceva sedere le bambine sulle proprie gambe fingendo di voler
giocare con loro, a volte si appartava in macchina mentre le
accompagnava a casa, altre volte abusava di loro durante i
ritrovi nei locali della Sala del Regno.
A una delle vittime (tutte di origine straniera) l'uomo
avrebbe detto che si trattava di un "gioco" e di "rimanere in
silenzio perché tanto nessuno avrebbe fatto caso a quanto detto
da delle straniere".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA