Nei primi sei mesi del 2024
l'attività economica in Toscana si è ulteriormente indebolita,
con un Pil che segna +0,4%, in linea con il dato nazionale,
condizionata dal rallentamento della domanda e dall'incertezza
del quadro geopolitico. Le dinamiche si sono mostrate eterogenee
tra i principali settori: alla crescita nelle costruzioni,
connessa alle opere pubbliche realizzate con il Pnrr, si sono
contrapposti l'indebolimento dei servizi e la flessione
dell'industria, soprattutto in alcuni comparti legati alla moda,
e un ulteriore indebolimento nei servizi, mentre le esportazioni
hanno spuntato un +8,7%, grazie principalmente al contributo
della farmaceutica e della gioielleria. Lo rileva Banca d'Italia
nell'aggiornamento congiunturale sull'economia della Toscana,
presentato oggi a Firenze alla presenza del direttore della sede
fiorentina Vito Barone.
Sul fronte del turismo i flussi nelle strutture ricettive
tradizionali si sono nel complesso ridotti e la crescita della
componente straniera non ha pienamente compensato il calo di
quella domestica. Le compravendite di abitazioni hanno
continuato a ridursi (-5,8%) ma a un ritmo inferiore rispetto a
quello dello scorso anno (-13,9%), in un contesto di riduzione
dei tassi di interesse. Nel primo semestre l'occupazione in
Toscana è aumentata del 2,9%, superiore a quello medio
nazionale, mentre il tasso di disoccupazione è sceso al 4,5%, ma
al tempo stesso è aumentato l'utilizzo degli ammortizzatori
sociali e sono diminuite le assunzioni nette. In crescita il
reddito delle famiglie, del 2,2%, anche grazie al calo
dell'inflazione, ma i consumi hanno ulteriormente rallentato.
Sul fronte del credito alle imprese registrata una contrazione
del 3,6%. Come spiegato da Silvia Del Prete, capo divisione
Analisi economiche e ricerche della sede di Firenze della Banca
d'Italia, "l'economia Toscana nel primo semestre del 2024 ha
ulteriormente rallentato dopo la forte decelerazione che avevamo
già registrato nel 2023. Questo contesto è stato determinato
dalla decelerazione della domanda globale e anche dal quadro di
forte incertezza legato all'evoluzione della situazione
geopolitica internazionale". Secondo Del Prete, "per la seconda
parte dell'anno le prospettive formulate dalle imprese a inizio
autunno, nell'ambito di un questionario che abbiamo
somministrato a un campione rilevante di aziende toscane, sono
improntate alla cautela per la situazione ancora di forte
debolezza, legata soprattutto all'incertezza del quadro
geopolitico".
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