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Ance, assumere detenuti è vantaggio per loro e per le imprese

Ance, assumere detenuti è vantaggio per loro e per le imprese

Incontro al carcere di Massa per il progetto Seconda Chance

MASSA (MASSA CARRARA), 19 novembre 2024, 19:51

Redazione ANSA

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Assumere detenuti per offrire loro una seconda possibilità, ma anche per dare un contributo alla vita sociale del territorio in direzione dell'inclusione. Questo l'invito rivolto ai colleghi imprenditori edili di Massa, ma non solo, da Roberto Biancolini, vicepresidente di Ance Toscana Costa, l'Associazione dei costruttori edili di Confindustria delle province di Massa Carrara e Livorno, in una conferenza stampa al carcere di Massa.
    All'incontro coi giornalisti hanno partecipato la direttrice della Casa di reclusione Antonella Venturi, la responsabile dell'area educative dell'istituto Elena Ghiloni ed il referente per la Toscana di Seconda Chance, Stefano Fabbri, l'associazione che si occupa di inserimento lavorativo di persone in esecuzione penale.
    Il vicepresidente Biancolini ha anche posto l'accento sulle difficoltà delle imprese del settore a reperire manodopera sul mercato del lavoro 'tradizionale', che l'assunzione di detenuti con regolare contratto di lavoro può contribuire a superare offrendo una duplice opportunità: ai detenuti per favorire il loro reinserimento e alle imprese in cerca di maestranze.
    L'imprenditore Andrea Biancolini, titolare di Tecnopali Apuana, ha raccontato l'esperienza della sua azienda che ha già assunto un detenuto ed è in procinto di assumerne un altro: "Abbiamo svolto dei veri e propri colloqui di lavoro con i reclusi selezionati dal carcere, trovando un clima di grande collaborazione dell'istituto e un'autentica voglia di riscatto da parte dei detenuti. L'assunzione di persone in detenzione consente anche di usufruire di un credito d'imposta attraverso la legge Smuraglia, ma non è per questo che abbiamo compiuto la nostra scelta: delle facilitazioni abbiamo appreso solo dopo. La cosa più importante è quella di superare il pregiudizio", ha aggiunto invitando gli imprenditori a fare altrettanto.
    La direttrice Antonella Venturi e la responsabile dell'area educativa Elena Ghiloni hanno spiegato come, a fronte delle imprese che intendano assumere, lo staff del carcere sia in grado di compiere una valutazione precisa sulle singole persone: "Non consentiamo certo che possa essere candidabile un detenuto a caso, ma serve un'accurata osservazione, oltre al riscontro della loro situazione giuridica per poter essere ammessi al lavoro esterno", cioè di uscire la mattina per recarsi al lavoro e rientrare poi in carcere a fine giornata dietro la responsabilità della direzione o del magistrato di sorveglianza.
    Infine i dati del Cnel citati da Seconda Chance secondo i quali 6 detenuti su 10 della popolazione carceraria italiana è già stato in carcere almeno una volta in precedenza, indicando quindi una recidiva del 60%, mentre tra i detenuti che trovano lavoro nel corso della reclusione la stima del Cnel è che la possibilità di tornare a compiere reati sia del 2%.
   

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