Rispetto al Natale 2023 aumentano
i toscani intenzionati a fare regali (82,3% anziché 74,5) e
cresce il loro budget (213 euro a persona contro 195). È quanto
emerge dall'indagine condotta da Format Research per conto di
Confcommercio Toscana, che, pur i un contesto ancora segnato
dalla crisi economica, fa registrare un'inversione di tendenza.
Nonostante il 71% degli intervistati percepisca un Natale più
"dimesso", la percentuale risulta in netto calo rispetto all'80%
dello scorso anno. La spesa media stimata per i regali è di 213
euro pro capite, con l'85,4% delle famiglie che destinerà fino a
300 euro. Un dato interessante riguarda il 14,6% dei
consumatori, che dichiara di voler superare questa soglia, quasi
raddoppiando la quota del 2023. Il giro d'affari totale dovrebbe
superare i 640 milioni di euro in Toscana.
La scelta dei regali riflette una crescente attenzione alla
qualità e alla sostenibilità. Gli enogastronomici dominano la
classifica (85,3%), seguiti dai prodotti per la cura della
persona (62,2%) e dall'abbigliamento (60,3%), quindi i libri
(cartacei o digitali) e i giocattoli per i più piccoli. Per
quanto riguarda la modalità di acquisto, il 64,4% dei
consumatori opta per una combinazione di negozi fisici e online,
il 24,6% preferisce i punti vendita tradizionali, l'11% sceglie
invece il web come unico canale. "Il Natale, festività che più
delle altre muove gli acquisti, continua a rappresentare un
ottimo termometro della fiducia dei consumatori - sottolinea il
presidente di Confcommercio Toscana Aldo Cursano - è quindi
positivo che cresca il numero di chi ha intenzione di fare
regali, anche se temo non si tradurrà automaticamente in un
aumento degli incassi per i negozianti, perché sarà assorbito
dall'aumento dei prezzi e dall'inflazione". "Il fine settimana
dell''8 dicembre sarà il vero primo test cruciale per il
commercio natalizio, un'occasione per comprendere meglio la
portata di queste tendenze previsionali e per sciogliere le
incognite sull'impatto del Black Friday, che negli ultimi due o
tre anni ha spinto molte persone ad anticipare a novembre le
spese natalizie approfittando degli sconti", aggiunge il
direttore Francesco Marinoni, che invita "a sostenere il
commercio locale, fondamentale per l'economia del territorio e
per mantenere vive le tradizioni natalizie".
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