Nell'area metropolitana di Firenze
la quota di over 60 tra chi detiene cariche in imprese attive è
più alta della media nazionale (35,7% rispetto al 33,9%). Lo
afferma uno studio della Camera di commercio che ospita un
convegno dedicato al tema del passaggio generazionale in
azienda. Un tema che "va affrontato per tempo - afferma il
segretario generale dell'ente, Giuseppe Salvini - e richiede
formazione e informazione per superare questo nodo con
consapevolezza".
Fra le società di capitali, più di una impresa attiva su
cinque (21,4%) è di proprietà di soci ultrasessantenni, con una
situazione trasversale a tutti i settori. L'analisi
economomico-patrimoniale dei bilanci depositati presso il
Registro Imprese, secondo lo studio, mostra come le società di
capitali 'mature' siano meno performanti rispetto alla media di
mercato, siano più piccole dimensionalmente (addetti per
impresa) e con una minore propensione agli investimenti. Fra le
società di persone, il 54,7% è di proprietà di over 60. Per
quanto riguarda le ditte individuali, la presenza di
ultrasessantenni riguarda il 30,2% degli imprenditori italiani e
il 10,8% degli imprenditori nati all'estero.
Più in generale, secondo la Camera di commercio, "le
statistiche rivelano che solo il 60% delle aziende resta in vita
dopo l'ingresso della seconda generazione e di queste non più
del 15-20% riesce a superare la terza generazione".
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