I carabinieri di Genova hanno individuato e arrestato, in collaborazione con i colleghi ucraini, il faccendiere siriano Hadj Ahmad Fouzi.
L'uomo, ex
patron della Lucchese calcio, era latitante a Kiev da un anno.
Fouzi ha accumulato alcune condanne a Lucca e a Genova.
Nel 2015
il tribunale di Genova lo aveva condannato a due anni e mezzo
per bancarotta fraudolenta e corruzione internazionale. La
moglie, l'ucraina Alisa Pilipenko, era stata condannata a otto
anni di carcere. Per Fouzi, il giudice aveva anche disposto la
confisca di oltre 248 mila euro. Un anno prima c'era stata la
sentenza di primo grado per il crac della lucchese dove era
stata condannata anche sua moglie. Nel 2013 altra bancarotta,
per la società Katex Italia, pena: 6 anni di carcere. L'arresto
in Ucraina è arrivato perché è passata in giudicato la condanna
per il crac della Lucchese calcio e Fouzi deve ancora scontare
quattro anni, tre mesi e 19 giorni. I militari sono arrivati a
lui seguendo la famiglia. Quando hanno scoperto che la figlia
era tornata in Italia hanno tenuto sotto controllo i movimenti
finanziari: monitorando i vari passaggi sono arrivati a
localizzare Fouzi in Ucraina. A quel punto è stato chiesto
l'arresto eseguito nei giorni scorsi. Adesso si aspetta
l'estradizione.
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