/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Api da miele contro selvatiche, studiate le cause declino specie

Api da miele contro selvatiche, studiate le cause declino specie

Ricerca degli atenei di Firenze e Pisa sull'isola di Giannutri

ISOLA DI GIANNUTRI (GROSSETO), 21 marzo 2025, 14:29

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

La competizione tra api da miele e api selvatiche è il focus della ricerca condotta negli ultimi quattro anni sull'isola di Giannutri, dall'Università di Firenze e di Pisa e pubblicata sulla rivista Current Biology.
    "Si tratta del primo studio che è riuscito a evidenziare come la concorrenza tra ape mellifera e altre specie di api si possa risolvere in favore delle prime, specialmente in aree ristrette senza le risorse floreali sufficienti per tutte le specie selvatiche e gestite" spiega il docente di zoologia Leonardo Dapporto, referente scientifico Unifi della ricerca.

L'indagine è partita dalla constatazione che l'ape da miele allo stato selvatico e molte delle altre api siano in forte declino a causa di molteplici fattori di natura umana: la distruzione degli habitat, lo sfruttamento degli ambienti, l'uso di pesticidi, i cambiamenti climatici e la diffusione di specie aliene e invasive.
    "Nel nostro studio - spiega Dapporto - abbiamo utilizzato l'intera isola di Giannutri, dove l'ape mellifera non è presente allo stato selvatico, come un laboratorio a cielo aperto per valutare un possibile effetto negativo di una grande densità di api da miele gestite dagli apicoltori sulle api selvatiche, che costituiscono parte fondamentale degli impollinatori naturali dell'isola".
    Secondo Dapporto l'effetto delle api da miele "potrebbe verosimilmente essere la causa del forte declino degli impollinatori selvatici da noi osservato negli ultimi quattro anni.

Parliamo di un calo dell'80%, quasi un'estinzione". In base a questi dati il Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano ha deciso di non confermare le autorizzazioni per condurre l'apicoltura sull'isola di Giannutri (Grosseto). I ricercatori sono già tornati sull'isola per osservare se, nel lungo periodo, l'assenza di api da miele gestite si tradurrà in un incremento delle altre specie di apoidei impollinatori.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza