(ANSA) - FIRENZE, 19 MAR - Cresce l'export, aumenta il
valore: nonostante un'annata che non ha garantito un'elevata
produzione in termini di quantità, il bilancio del 2021 per il
vino Made in Tuscany è in positivo. È quanto emerge dalla
ricerca di Ismea presentata a Firenze oggi a PrimAnteprima 2022,
giornata inaugurale della Settimana delle Anteprime di Toscana
promossa dalla Regione insieme a Camera di Commercio di Firenze
e organizzata da PromoFirenze e da Fondazione Sistema Toscana. A
dare il via una testimonial d'eccezione: Gianna Nannini,
cantante e viticoltrice toscana.
Secondo i dati Artea sulla vendemmia 2021 la Toscana ha
prodotto 2,04 milioni di ettolitri di vino, -7% rispetto al
2020, risultato tra i più bassi degli ultimi 5 anni causa in
primo luogo le gelate primaverili e la scarsa pioggia d'estate.
Il Chianti da solo rappresenta circa la metà del totale del
volume imbottigliato, seguito da Chianti Classico con il 20%.
Tra le particolarità della produzione toscana - che si conferma
terra di vini rossi (87%) e di Dop (raggiunto il 70% della
produzione totale, la media nazionale è 45), con il dominio del
Sangiovese (oltre il 60% delle superfici coltivate, 36mila
ettari) - "sempre più marcato" il fenomeno bio: un terzo della
superficie di vigneti è coltivato secondo il metodo
dell'agricoltura biologica (il 17% di quella nazionale), per
circa 350mila ettolitri (15% dei 2,2 milioni a livello
nazionale). E se nel 2007 erano presenti 500 aziende biologiche,
oggi sono oltre 5000.
"Particolarmente positivo" l'export. Per le etichette Dop
incrementi superiori a quelli del settore vino nel complesso: in
volume superati gli 800mila ettolitri (+7,4%), mentre i 625
milioni di euro (di cui 604 nel segmento dei rossi) hanno messo
a segno un +15% su base annua raggiungendo il più alto livello
di sempre. Tra i maggiori importatori resistono in vetta gli Usa
poi Germania, Canada, Svizzera e Gb. Più in basso Francia, Paesi
Bassi e Giappone, balzo "notevole" della Corea del Sud. Infine i
prezzi sul mercato: il 2021 ha segnato una ripresa con i vini al
vertice della piramide di qualità che crescono del 3%. Vanno
meglio i bianchi (+3,5%) dei rossi (+2,5%). Il trend si conferma
anche nei primi mesi del 2022: miglior performance il Chianti.
(ANSA).