FIRENZE - Dal boom di internet, e la sua grande bolla, nel 2000 ad oggi l'87% delle aziende italiane si sta digitalizzando ma spesso le imprese non sanno utilizzare correttamente i nuovi strumenti, come i social media. Ne è convita Emanuela Lodolo, della web agency Artémida, intervenuta oggi a Firenze a un incontro su 'Selfbrand, come fare di se stessi un autentico brand - Come, quando e perché costruirsi una brand reputation efficace', ospitato in Consiglio regionale dalla commissione pari opportunità della Toscana.
Essere digitalizzati, ha aggiunto, "vuol dire che magari un'azienda aveva già il suo sito, una pagina Fb o i vari social media ma spesso non li utilizzano in maniera corretta o tutti insieme. In una società moderna come oggi la realtà non si può differenziare dal mondo digitale perché ormai sono la stessa cosa. Lo strumento digitale fa parte della nostra quotidianità ma spesso lo si utilizza senza pensarci e lo si usa in modo sbagliato. Internet, i social network, i new media, Whatsapp vanno saputi usare in maniera corretta e coerente con la propria figura professionale e con la propria individualità, perché internet parla di noi e qualsiasi informazione su cose o persone è online". "L'errore più grande che si può commettere è quello di veicolare la propria immagine online senza un criterio: ogni social network e social media ha una propria specificità e va scelto e utilizzato in base a una strategia". "Internet e i social network funzionano - ha detto ancora -. Basti pensare che il 30% del traffico dati che arriva su un sito passa attraverso Fb".
Per Lodolo "come prepariamo con cura ogni dettaglio prima di un incontro importante, così dobbiamo curare la nostra immagine online, essere coerenti e credibili. Una buona reputazione digitale ha un valore aggiunto. E ricordarsi che se le chiacchiere dopo un po' si dimenticano, mentre su internet tutto rimane. Un passo falso si paga". Inoltre, ha concluso, occorre capire l'evoluzione dei mezzi tecnologici: "La comunicazione si sta sempre più orientando verso i video".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA
