Capannori, in provincia
di Lucca, è la prima città d'Italia certificata 'Rifiuti zero'
in Europa. Il Comune guidato da Luca Menesini ha ottenuto la
certificazione europea secondo lo standard di certificazione di
Zero waste cities di Mission zero academy (Miza) e il supporto
dell'organizzazione no-profit Zero waste Italy, ottenendo
l'accreditamento di 4 stelle su 5, il risultato più alto, si
spiega dall'amministrazione, "ottenuto dai Comuni certificati.
Il rilascio della certificazione è avvenuto dopo un audit
svoltosi nei giorni scorsi in Comune al quale era presente, tra
gli altri, la coordinatrice di Mission zero academy, Kaisa
Karjalainen".
Il riconoscimento giunge pochi giorni dopo il 15/o
anniversario dell'adesione di Capannori, primo Comune a farlo in
Italia, alla strategia rifiuti Zero, che ha prodotto rilevanti
risultati. Nel 2021 la percentuale di raccolta differenziata ha
raggiunto l'86,50 % (la media regionale è del 62,12%): per fare
alcuni esempi, sono state riciclate 4.100 tonnellate di carta
salvando così circa 12.000 alberi, sono state trasformate in
terriccio per concimare 5.100 tonnellate di scarti da cucina e
raccolte 2000 tonnellate di vetro per creare 4 milioni di nuove
bottiglie da vino. "Siamo orgogliosi di questo straordinario
riconoscimento", e "il nostro obiettivo adesso è quello di
diventare ancora più virtuosi affrontando le nuove sfide che
oggi si profilano e raggiungere ancora nuove tappe della
strategia rifiuti zero" ha detto il sindaco ringraziando i
cittadini di Capannori. Tra le prossime azioni da parte del
Comune l'adozione di un 'Piano d'azione comunale per l'economia
circolare entro il 2030', che ha tra i suoi obiettivi principali
il raggiungimento di almeno il 95% della raccolta differenziata
dei rifiuti solidi urbani, una ulteriore riduzione significativa
della quantità di rifiuto pro capite.
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