Condannato dal Tribunale di Rovereto l'Istituto paritario Sacro Cuore di Trento per discriminazione nei confronti di una insegnante cui era stato chiesto di smentire voci per le quali avrebbe intrattenuto una convivenza sentimentale con un'altra donna.
Alla donna l'allora dirigente dell'Istituto aveva chiesto di impegnarsi a "risolvere il problema", ricorda il legale della docente, l'avvocato Alexander Schuster. Tale proposta suscitò l'indignazione della docente, la quale non venne riassunta e perse il diritto ad ottenere la conversione del proprio contratto in un rapporto a tempo indeterminato. Il giudice di Rovereto ha accolto le domande della Cgil del Trentino e dell'Associazione radicale Certi diritti di accertare "il carattere di discriminazione collettiva delle diverse dichiarazioni rilasciate dall'Istituto con le quali si rivendicava il diritto di non assumere persone omosessuali, ritenute inidonee ad avere contatti con minori".
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