In collaborazione con la Polizia postale di Bolzano e Trento, i ricercatori dell'Università di Bolzano ed esperti internazionali indagheranno un fenomeno molto presente sui media ma relativamente poco studiato: il cosiddetto "revenge porn", o porno vendetta, ovvero la diffusione su internet di immagini intime di una persona senza il suo consenso, come atto di vendetta, abuso o molestia. Il fenomeno recentemente ha occupato le cronache dei media ma finora mancano ricerche e statistiche. "Adesso, con il nostro progetto, intendiamo colmare questa lacuna", spiega Kolis Summerer, professoressa di diritto penale alla facoltà di Scienze della formazione e coordinatrice del progetto, che riunisce ricercatori ed esperti internazionali provenienti da tre diverse aree tematiche. Undici diversi gruppi di ricerca saranno incaricati di esaminare i diversi aspetti della porno vendetta.
L'obiettivo è analizzare il fenomeno da un punto di vista giuridico per determinare se sia necessaria una nuova regolamentazione.
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